Regia di Giuseppe Taffarel vedi scheda film
Documentario sui tragici esiti della liberazione della zona del Monte Grappa (alto Veneto) dagli invasori nazisti e dai loro alleati repubblichini.
Interessante sguardo, debitamente intriso di retorica antifascista (esemplare in tal senso il monologo di chiusura), su uno dei tanti, terribili episodi sanguinosi che caratterizzarono quel periodo di guerra civile denominato resistenza, quando partigiani e nazifascisti si combattevano e uccidevano quotidianamente in gran parte del centronord Italia. A contestualizzare, freddamente, la materia narrata è già il titolo, che più cronachistico non potrebbe essere: Monte Grappa 1944. Alto Veneto, nella fase più convulsa e acerba del conflitto, quando agli invasori tedeschi si allearono alcuni italiani nostalgici del regime dittatoriale mussoliniano. Nei sedici minuti e pochi secondi di questo sufficientemente crudo documentario possiamo conoscere quindi le storie di tanti italiani che non tornarono mai più a casa dopo quei giorni e possiamo anche vedere come i tedeschi usavano comunemente i lampioni lungo le strade per impiccare lunghe file di italiani: una storia fra le tante, come si diceva, che si è ripetuta troppe volte, ma che non per questo va minimizzata o addirittura dimenticata, come la voce off (testo di Roberto Natale) sostiene nella sequenza conclusiva del lavoro. Bianco e nero essenziale, colonna sonora (Franco Potenza) minimale per il lavoro di un autore semisconosciuto, Giuseppe Taffarel, arrivato in evidente ritardo rispetto al neorealismo, ma prosecutore ideale di quel tipo di cinema. 6,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta