Regia di John Robins vedi scheda film
Raccolta di sketch tratti dal popolare Benny Hill Show, trasmissione televisiva britannica.
Bravo Benny è il titolo che un film del genere non meriterebbe mai: eppure al pubblico italiano è stato riservato proprio questo. The best of Benny Hill, quello originale, sarà pure insipido e incolore, ma almeno rende subito l’idea dei contenuti della pellicola, un rimaneggiamento di sketch vari, presi in blocco dalla omonima trasmissione tv britannica. Benny Hill è stato un comico d’altri tempi, indubbiamente, a doppio filo legato alla slapstick comedy (e infatti fra i favoriti di Charlie Chaplin, nientemeno) e al cinema muto, ma ha anche aperto la via a un approccio più libertino e scanzonato alla gag di destinazione televisiva. E qui arriviamo al nodo cruciale: un film di questo tipo funziona al suo meglio – o forse funziona soltanto – sul piccolo schermo e disperde il suo potenziale ridanciano su quello grande, inadatto ad accogliere le buffe e rassicuranti smorfie, i tentativi di approccio palpante alle signorine e le picchiettate in testa all’eterna spalla Jackie Wright (il vecchietto calvo, per intenderci). Altro, a conti fatti, qui non c’è: ma non è difficile accontentarsi, specie se si aggiunge quell’effetto nostalgia per una trasmissione che ha ottenuto enorme successo attorno al mondo, anche in Italia, venendo registrata per vent’anni tondi (1969-89) nel Regno Unito e replicata per molti, molti altri in seguito. Indimenticabile poi il tema della colonna sonora, firmato da Boots Randolph (Yakety Sax è il titolo). Da rimuovere assolutamente al più presto, invece, il titolo italiano del film. 4/10.
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