Regia di Tim Metcalfe vedi scheda film
Negli anni Trenta un sarto disoccupato e imbevuto di socialismo umanitario trova lavoro come secondino in un carcere di massima
sicurezza.
Stringe una relazione umana con un pluriomicida di intelligenza pari alla sua indole criminale e cerca di rendere la sua detenzione più sopportabile, arrivando a procurargli di che scrivere le sue memorie.
Prodotto da Oliver Stone, il film propone la tesi per cui il crimine è un prodotto della società e non una scelta dell'individuo, vecchio argomento che condivido solo in parte.
Bravi gli attori e bella la ricostruzione storica, ma la forte connotazione ideologica lascia l'impressione di un eccessivo didascalismo.
Leonard, pur bravo, è sovrastato dall'allucinato Woods.
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