Regia di John Ford vedi scheda film
Un Ford minore ma sempre un discreto film ....
Dopo la pace con i Comanches del capo meticcio Quanah Parker , molti coloni fanno pressioni sull' esercito affinchè cerchi di recuperare i loro parenti rapiti durante le precedenti scorrerie indiane . Dell' impegnativo affare verranno incaricati un avido sceriffo ed un volenteroso capitano ....
Tra il cinismo dell uomo di legge e l' idealismo del militare , saremo partecipi delle drammatiche vicissitudini dei pochi rapiti che sono sopravvissuti , messi in mezzo tra l' odio ed il disprezzo della gran parte dei bianchi che non li riconoscono più . La sottotraccia antirazzista è finalmente evidente anche in John Ford : mentre gli indiani non sono più le creature feroci e sanguinarie di una volta , i bianchi appaiono ipocriti ed ottusi , come si vede nel toccante e tragico finale . James Stewart gigioneggia alla grande con il suo personaggio di spregiudicato gaglioffo dal cuore d' oro mentre il ruvido Richard Widmark è la sua degna spalla nei simpatici ed arguti duetti . Nel contorno , un bel mucchio di caratteristi noti all' epoca ed oggi quasi dimenticati , come Andy Devine , John McIntire , Harry Carey Jr e Woody Strode , oltre alle fresche bellezze della bionda Shirley Jones e della mora Linda Cristal . In conclusione , un Western vecchio stile , perennemente in bilico tra il dramma e la commedia , con ( troppo ) improvvisi sbalzi da un genere all' altro . E' questo forse , assieme alla poca azione , il suo limite maggiore . Comunque non si discute , è ancora un discreto film , anche se non è certo " Sentieri selvaggi " ! Si merita un buon 7 .
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