Lo sceriffo di Tuscosa, McCabe, va dal capo Comanche, Quannah, per trattare la restituzione di alcuni prigionieri bianchi che da molti anni vivono tra gli Indiani. Lo affianca il giovane e impetuoso tenente Gary. Al termine di pazienti ricerche, McCabe riconduce i superstiti a Forte Grant; rientra poi a Tuscos. Il confronto tra la cosiddetta civiltà dei bianchi e la cultura indiana si trasforma nella denuncia appassionata dell'ipocrisia che governa il punto di vista della prima: tema presente in "Sentieri selvaggi" (1956), che diventerà centrale in "Il grande sentiero" (1964).
Un tema delicatissimo, trattato da Ford senza (volutamente?) calcare troppo sul lato drammatico del problema. Widmark tenuto alla briglia e Stewart non il solito eroe senza macchia. Mah... Voto: 6- (sei meno), di stima.
Finalmente un western che denuncia il comportamento dei bianchi razzisti,affrontando problemi più o meno attuali.
Certo non è un capolavoro:infatti non c'è molta azione e alcuni passaggi si potevano sviluppare meglio o evitare del tutto, ma nel complesso si tratta di un'opera interessante,grazie anche all'apporto del duo Stewart-Widmark.
anche se john ford lo contava come il film piu' scarso che ha fatto, io tutto sommato non lo trovo cosi' male…diciamo solo che e' ripetitivo certe scene si sono viste in altri suoi film pero' si guarda piu' che volentieri!!
Dopo la pace con i Comanches del capo meticcio Quanah Parker , molti coloni fanno pressioni sull' esercito affinchè cerchi di recuperare i loro parenti rapiti durante le precedenti scorrerie indiane . Dell' impegnativo affare verranno incaricati un avido sceriffo ed un volenteroso capitano ....
Tra il cinismo dell uomo di legge e l' idealismo del militare , saremo… leggi tutto
Un ufficiale dell’esercito e uno sceriffo si recano in territorio Comanche per cercare di recuperare alcuni prigionieri catturati in giovane età e cresciuti con gli indiani: il primo lo fa per dovere, il secondo per spillare soldi ai parenti. Ford rivisita il soggetto di Sentieri selvaggi con un intento demistificatorio che anticipa L’uomo che uccise Liberty Valance: i nostri… leggi tutto
Come già indicato da molti, i legami tra questa pellicola e Sentieri selvaggi sono evidenti, anzi Ford in questa operazione sviluppa un tema in modo più ampio: non il razzismo del singolo individuo della "prigioniera bianca" ormai naturalizzata, quanto del fenomeno allargato alla comunità, che sembra un po' ricordare la sensibilità che Ford…
Devo ammetterlo: quando si parla di Richard Widmark sono di parte. E' sempre stato infatti uno dei miei attori preferiti, ho sempre avuto grande simpatia per questo attore, al di là del suo straordinario…
Un ufficiale dell’esercito e uno sceriffo si recano in territorio Comanche per cercare di recuperare alcuni prigionieri catturati in giovane età e cresciuti con gli indiani: il primo lo fa per dovere, il secondo per spillare soldi ai parenti. Ford rivisita il soggetto di Sentieri selvaggi con un intento demistificatorio che anticipa L’uomo che uccise Liberty Valance: i nostri…
Dopo la pace con i Comanches del capo meticcio Quanah Parker , molti coloni fanno pressioni sull' esercito affinchè cerchi di recuperare i loro parenti rapiti durante le precedenti scorrerie indiane . Dell' impegnativo affare verranno incaricati un avido sceriffo ed un volenteroso capitano ....
Tra il cinismo dell uomo di legge e l' idealismo del militare , saremo…
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Commenti (8) vedi tutti
Un tema delicatissimo, trattato da Ford senza (volutamente?) calcare troppo sul lato drammatico del problema. Widmark tenuto alla briglia e Stewart non il solito eroe senza macchia. Mah... Voto: 6- (sei meno), di stima.
commento di Roberto MorottiUn Ford minore ma sempre un discreto film ....
leggi la recensione completa di daniele64Finalmente un western che denuncia il comportamento dei bianchi razzisti,affrontando problemi più o meno attuali. Certo non è un capolavoro:infatti non c'è molta azione e alcuni passaggi si potevano sviluppare meglio o evitare del tutto, ma nel complesso si tratta di un'opera interessante,grazie anche all'apporto del duo Stewart-Widmark.
commento di Ethan01La prima parte è più divertente,nella seconda subentra il romanticismo e qualche dramma,nel complesso non è un film memorabile.voto 6 -
commento di wang yuanche se john ford lo contava come il film piu' scarso che ha fatto, io tutto sommato non lo trovo cosi' male…diciamo solo che e' ripetitivo certe scene si sono viste in altri suoi film pero' si guarda piu' che volentieri!!
commento di molliVoto 6/10
commento di Cipolla ColtFord con gli Indiani e contro l'ipocrisia dei bianchi. Stewart sublime: bellissimo film.
commento di steveununo dei migliori western di tutti i tempi. Anche chi non ama cowboy e sparatorie lo apprezzerebbe.
commento di bocchan