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Una lucertola con la pelle di donna

Regia di Lucio Fulci vedi scheda film

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La recensione su Una lucertola con la pelle di donna

di valeriaferro
5 stelle

Mi sono chiesta se il film di Lucio Fulci meritasse più di due stelle, infine ha conquistato qualcosa in più grazie alla perfetta rappresentazione dei film di genere dell’epoca e per il fatto di avermi comunque convinta a vederlo fino in fondo. Il film è pieno di lacune tuttavia è ricco di colpi di scena fino alla fine, con un groviglio di sospetti sul possibile assassino: è il marito, arrivista, belloccio e fedifrago, la figlia di questo, ragazzina odiosa ed equivoca, il potente padre di Florinda Bolkan, i due sgangherati hippies? Nonostante la costruzione del giallo induca alla suspence, alcune ingenuità sono tali da far perdere la tensione e strappare qualche risata, le scene oniriche, le location, i pipistrelli e le cavie sezionate e ancora vive (!!!!) sono ben lontani dal creare emozioni. I personaggi sono stereotipi ideologicamente poco credibili, a cominciare dai due “capelloni”(sic!): la scena in cui il giovane in crisi di astinenza subisce l’interrogatorio di polizia non solo non è plausibile ma insopportabile. Persino la colonna sonora non sarà certo ricordata come una delle indimenticabili di Ennio Morricone. Una menzione speciale merita il trucco e parrucco: un film che ha molti primi piani richiede un’attenzione particolare ai volti, invece l’abbondanza di cerone dell’identico colore per tutti (suvvia, un po’ di fard avrebbero potuto usarlo!!!), e anche le pettinature sono sciatte e senza cura (ricordiamo ben altra chioma della Bolkan! Mi vengono in mente “Indagine su un cittadino…” e persino “Acqua e sapone”), fino alle ridicole bande laterali dell’acconciatura di Jean Sorel su cui sono stati riversati numerosi flaconi di lacca che sembrano coprire delle gran orecchie a sventola che non mi pare l’attore abbia. Un’ultima stupida nota: la vittima ha pochissime pose, è poco più di una comparsa, avrebbero potuto sceglierla tra mille: perché questa giovane donna con una decina di otturazioni argentate in mostra?  

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Ultimi commenti

  1. undying
    di undying

    Non sono molto d'accordo, perché il film va contestualizzato al suo tempo. È un giallo molto interessante, diretto da Fulci con senso del ritmo, una buona direzione, grandi attori (stupenda la Bolkan) e un montaggio esemplare. Ma non posso che rispettare un'opinione (quasi opposta), quando sinceramente, e bene, espressa come la tua. Dici che sei stata convinta a vederlo fino in fondo? Magari perché si tratta di una bella sceneggiatura. Confrontalo con un altro giallo italiano di quegli anni: forse non avresti più dubbi a dargli più di due stelle...

  2. bepy86
    di bepy86

    Non nutro molte simpatie nei confronti di quelle pellicole che concentrano tutte le loro risorse per fare in modo che la storia possa prendere, nelle sue fasi conclusive, delle traiettorie totalmente differenti da quelle imboccate inizialmente.
    Questa necessità di ricorrere al ribaltamento finale spesso le fa diventare poco credibili.
    Evidentemente anche Fulci voleva procurare nello spettatore quel senso di sbigottimento che si ha quando una cosa cambia improvvisamente ed in maniera sostanziale.
    Un obiettivo lodevole che viene apprezzato soltanto quando lo si è raggiunto senza aver intaccato gli ingranaggi che collegano i vari punti della trama.
    Purtroppo qui le incongruenze ci sono state.
    Faccio spoiler per rivelarne una: la protagonista di cui ci parla il film, ad un certo punto, viene avvicinata da una tizia,che le rivela il luogo dove recarsi per sapere chi ha ucciso la sua dirempettaia.
    Essendo l'assassina è consapevole che si tratta di una trappola ma accetta ugualmente di andarci.
    L'autrice del delitto che quindi si espone a dei pericoli per conoscere una verità già in suo possesso.. la cosa non vi nascondo che mi ha lasciato un pó perplesso.
    Non mi è piaciuto nemmeno il modo con cui sono stati rappresentati i sogni della protagonista, l'ho trovato troppo confusionario con una musica di sottofondo che accentua il difetto invece di attenuarlo.
    Ma è tutto l'insieme che non mi ha convinto.. troppo finto e pasticciato per i miei gusti..

  3. Antisistema
    di Antisistema

    Più che altro è un tipico B-Movie, di cui ti ricordi le scene shock (i cani sventrati per l'appunto), ma ti frega molto meno dello sviluppo molto più deficitario.

    Fulci secondo me il meglio lo ha dato con Sette note in Nero, Non si Sevizia un paperino, I Quattro dell'Apocalisse, Zombie 2 e Beatrice Cenci, ottimi film che funzionano nell'insieme e non solo per singole scene splatter.
    Dovrei rivedere la trilogia horror degli anni 80', perchè ho ricordi vaghi.

    I B-movie dell'epoca sono stra-invecchiati per quello che ho potuto vedere. E' un periodo troppo mitizzato, di film buoni o ottimi ben pochi, di autori ancora meno. Come a dire "guardate non abbiamo mezzi e soldi, ma spaccavamo il mondo".
    Quanti di quei film poi oggi reggono allo scorrere del tempo? Tranne per i patiti pochissimi, questo vale per la serie B di tutto il mondo.

  4. valeriaferro
    di valeriaferro

    Nel ringraziare tutti per i commenti, vorrei ricordare che nel 1971 vennero proiettati nelle sale magnifici film che restano attuali o che vengono rivisti con grande piacere. Per citare alcuni dello stesso genere: "4 mosche di velluto grigio" e "Il gatto a nove code" di Dario Argento. e per rimanere sui titoli con richiamo ad animali possiamo aggiungere "Una farfalla con le ali insanguinate. Il livello sale con "Dieci incredibili giorni" di Claude Chabrol... Mi piace ricordare che il cinema di quell'anno ci ha regalato "Arancia meccanica", "Morte a Venezia", "Sacco e Vanzetti", "I diavoli" e decine di altre pellicole straordinarie... "Il vintage è una cosa seria" dice Verdone e questo film di Fulci non merita di accaparrarsi parte della mia memoria

  5. ezio
    di ezio

    certo gli animali vennero usati massicciamente nei titoli degli anni settanta e devo dire che facevano presa sugli spettatori,questo di Fulci pur non essendo il suo miglior lavoro mi sento di consigliarlo,grazie del tuo commento personale.

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