Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Il bidone appartiene al primo periodo della produzione felliniana, quello più legato al realismo e all'indagine psicologica dei personaggi, nonchè ad una ricerca spirituale e religiosa che passerà in secondo piano nelle opere della maturità. Film sfortunato a causa del fiasco commerciale e di accoglienze non troppo positive della critica, merita un serio tentativo di riconsiderazione. La vicenda di Augusto e degli altri bidonisti si pone come uno spaccato di un'Italia stracciona e che non si è ancora risollevata dalle miserie che l'hanno afflitta per tanto tempo, e che si sono decisamente aggravate durante la Seconda guerra mondiale. L'arte di arrangiarsi si fa col tempo sempre più crudele e si trasforma in un gioco al massacro da cui Augusto non riuscirà ad uscire indenne. Il prevalente registro drammatico ha una buona incisività e il tratteggio dei personaggi è risolto con mano felice; tuttavia, il ritmo non ha certo la perfezione delle Notti di Cabiria e si avverte qualche sbandamento e qualche cedimento alla retorica (un eccesso di patetismo e miserabilismo nella vicenda di Picasso, interpretato da Richard Basehart). Diverse sequenze di taglio realistico vanno a segno, soprattutto la finta distribuzione delle case popolari e la festa di Capodanno dei bidonisti, e il finale è convincente nella sua durezza e tragicità. Broderick Crawford (attore americano premiato con l'Oscar per Tutti gli uomini del re nel '49) ha un'autorevole presenza scenica e risulta quasi sempre focalizzato sul personaggio; dignitose le interpretazioni degli altri attori, fra cui una Masina in un ruolo da comprimaria.
VOTO 8/10
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