Regia di Phil Claydon vedi scheda film
Discreto racconto di tensione a metà tra l'horror e il thriller con alcuni momenti molto prevedibili.
La casa su cui incombe un'oscura e malevola presenza è un mega classico della cinematografia horror, riproposto in svariate versioni ma sempre con alcuni ingredienti in comune che rendono questi racconti tutti simili
Anche in questo caso la sceneggiatura non sfugge ai cliché del genere, riproponendoli con il consueto ordine: una famiglia non più in armonia che si trasferisce in una nuova città per ricominciare vita, il persistere dei dissapori dovuti a traumi del passato, i primi sentori di fenomeni strani e inquietanti tra le mura domestiche, lo scetticismo ostinato e la lenta presa di coscienza della reale esistenza di una minaccia.
Il primo tempo della pellicola si rivela perciò fastidiosamente prevedibile, salvo poi cominciare a disseminare qualche indizio che induce lo spettatore a ripensare e rivalutare quanto già mostrato o solo suggerito. La narrazione è quasi soggettiva, tutta incentrata dal punto di vista della giovane protagonista, un'adolescente in crisi per il brusco cambiamento dei suoi equilibri familiari e sociali avvenuto contro il suo volere, e che proprio per il suo atteggiamento ostile a priori non viene creduta dagli adulti (in questo caso il padre, troppo distratto dal lavoro, e la giovane matrigna con cui fatica a legare).
Così nella seconda parte l'horror diviene thriller, anche se la rivelazione, neanche troppo sorprendente, finisce per portare ad un'altra serie di eventi facilmente indovinabili.
Discreta la regia, così come il cast, tuttavia l'intrattenimento è sufficientemente garantito.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta