Regia di Francesco De Robertis vedi scheda film
Uno dei pochi film diretti da Francesco De Robertis a non essere ambientato nel mondo militare, Il mulatto ha comunque strettamente a che fare con la guerra - la seconda guerra mondiale, nello specifico - e con le sue terribili conseguenze. Si parla infatti di un uomo finito in carcere per aver rubato per mera sussistenza, di una donna stuprata da un soldato e di un bambino nato da questo orrendo crimine; De Robertis - anche autore della sceneggiatura - calca la mano sul patetico non appena può, ma ha anche la felice intuizione di inserire nella storia un personaggio smaccatamente comico come quello di don Gennaro, affidato a Umberto Spadaro. Fra gli altri interpreti si possono segnalare due poco meno che esordienti nel cinema come Renato Baldini e Jole Fierro, entrambi dalla luminosa carriera futura. Cento minuti scarsi di lacrimoni, canzonette (sì, ci sono anche quelle) e qualche gag sapientemente disseminata qua e là, con al centro una trovata comunque degna di nota: il difficile, se non impossibile rapporto fra un padre e un figlio non voluto e neppure tale a tutti gli effetti, se non a quelli di legge. Vista oggi, però, la risoluzione dell'intreccio (arriva uno zio nero e il bambino sente 'il richiamo della razza', accollandosi a lui e liberando l'uomo bianco dal gravoso e vergognoso carico) risulta singolarmente razzista e superficiale. 3/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta