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Jour J

Regia di Reem Kherici vedi scheda film

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La recensione su Jour J

di starbook
5 stelle

Leggero, leggero, quasi impalpabile: La donna sceglie, l'uomo sottostà... tanto decide Lei... Reem Kerechi se la canta e se la suona..... ma la matrice è più grossolana rispetto alla media della (splendide) commedie francesi.

La bellissima Juliette organizza matrimoni (Jour J è il nome della società dove lavora) e solitamente manipola l'altro sesso con la stessa disinvoltura che se dovesse scegliere una t-shirt.

Lui, Mathias, un pò svampito e disorientato dall'intraprendenza di Juliette si lascia andare ad una 'scappatella' tradendo la compagna, la bionda e ricchissima Alexia.

Quest'ultima, durante un attacco di gelosia e dopo aver trovato il biglietto da visita di Juliette nelle tasche del compagno, costringhe alla proposta di matrimonio il giovane messo alle strette.

Gioco forza dovrà essere Juliette, nelle vesti professionali di wedding planner, ad aiutare la facoltosa coppia nell'organizzazione del giorno fatidico in cui dovranno scambiarsi la promessa di 'eterna fedeltà'; è quindi costretta, di malavoglia, a passare con la coppia gran parte del tempo prima della cerimonia.

Come tutte le commedie, e dopo un 'gancio' iniziale come questo, fraintendimenti, bugie e peripezie si susseguiranno con alcune gags ben riuscite ed altre, onestamente fuori luogo cadendo, purtroppo, sovente nel cattivo gusto.

Da segnalare che la regista è la stessa attrice principale Reem Kherici, bellissima francese ma di origine italo-tunisina, che qui si propone nella seconda prova dietro la macchina da presa con una disinvoltura da fine 'realisatrice' e dando, forse inconsapevolmente ma perfettamente allineata con il periodo storico sia cinematografico che non (dopo lo scandalo Weinstein ed affini), un'impronta marcatamente 'femminile': la donna è emancipata, indipendente economicamente, sceglie, usa gli uomini come Toyboy, riesce autonomamente a togliersi dai guai ecc. ecc.....

Senza dover dare giudizi totalmente fuori luogo mi piace ricordare che tale peculiarità si può evidenziare anche con altri personaggi o topoi classici appannaggio, fino a pochi anni fa, di personaggi maschili.

Solo per fare alcuni esempi: l'agente segreto, prima James Bond (uomo) ora Atomica Bionda o Red Sparrow (donna), oppure i predatori di tombe: prima Indiana Jones (uomo) ora Tomb Raider (donna), solo per segnalare i primi casi eclatanti che mi vengono in mente (per non parlare del fatto che l'uomo-personaggio-antagonista solitamente non ci fa una bella figura).

 

Filmettino leggerino leggerino, non raggiunge la sufficienza e, se non fosse per l'ammiraglia Reem Kerichi, meriterebbe un voto ancor più basso.

 

5--

 

Ma Reem si fa veramente guardare,

bellissima anzichenò! 

     

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