Trama
A Positano, con Martin e Lolla, Gérard vive il perfetto amore con Marianne. Un giorno, a Parigi, Marianne lascia Gérard per un altro. Un film non facile, ma molto interessante per la rigorosa scelta stilistica.
Regia di Philippe Garrel
Con Benoît Régent, Johanna Ter Steege, Yann Collette, Edith Boulogne Vedi cast completo
A Positano, con Martin e Lolla, Gérard vive il perfetto amore con Marianne. Un giorno, a Parigi, Marianne lascia Gérard per un altro. Un film non facile, ma molto interessante per la rigorosa scelta stilistica.
L’amore come perdita irreparabile. L’impossibilità di essere eroi e di non poter dare una svolta alla propria vita. L’ineluttabilità di un passato che pesa come un macigno. Il divenire turbinoso del presente che non lascia adito a riflessioni. Questi alcuni dei temi salienti di “J’entends plus la guitare”, che si riallaccia in parte all’incipit de “les baisers de secours”,… leggi tutto
Alla fine, dov’è la bellezza? Fuori le tragedie, le promesse scappate. Inutile preoccuparsi dei ritardi dovuti, dei rischi di sempre. Disciplina e ordine senza controllo attraggono tensioni disturbate, impegnate…
leggi tuttoReale illusione del ricordo che parla, mentre il tempo rema contro codici d’ingresso e tempeste di ideali che evaporano salendo. Scoprire l’espressione di qualcuno che non si riconosce, e gli occhi del passato…
leggi tuttoQuando la macchina da presa si fa macchina desiderante.
leggi tuttoUn film sull'infelicità; però anche un film sull'amore, o meglio sull'inafferrabilità dell'amore. E' un'opera di parole, ma anche di lunghi silenzi, di gesti, di sguardi. Garrel ricorda Godard per l'uso del/sul linguaggio (soprattutto nella prima parte). Il regista francese utilizza campi strettissimi in cui l'individuo (i suoi gesti) è il padrone assoluto della…
leggi tuttoDistanze irriducibili, divari incolmabili, dislivelli brucianti: il mélo è il dominio della negazione.
leggi tuttoMélo, dramma del desiderio puro.
leggi tuttoBeh, io prima di tutto vorrei rinnovare i miei auguri oltre che ai miei soliti amici del sito (inutile nominarli ancora), a tutti coloro che nel corso dell’anno si sono intrattenuti con me a conversare in box ed…
leggi tuttoCINEMA nostalgicamente retrò quello di Philippe Garrel, che pur in un eccesso di sottrazione sembra evocare a tratti l’ombra di un grande Bresson, riveduto e corretto, conservandone in parte il rigore…
leggi tuttoL’amore come perdita irreparabile. L’impossibilità di essere eroi e di non poter dare una svolta alla propria vita. L’ineluttabilità di un passato che pesa come un macigno. Il divenire turbinoso del presente che non lascia adito a riflessioni. Questi alcuni dei temi salienti di “J’entends plus la guitare”, che si riallaccia in parte all’incipit de “les baisers de secours”,…
leggi tuttoA che scopo inserire simultaneamente un commento ed una playlist sullo stesso argomento, ci si potrebbe chiedere. Solitamente si opta per l’una o l’altra soluzione, lasciando che sia il tempo a far decantare le…
leggi tutto" In generale una frase, per bella e profonda che sia, agisce solo sugli indifferenti, ma non sempre puo' appagare chi e' felice e infelice; percio' suprema espressione della felicita' o dell' infelicita' appare piu'…
leggi tuttoso che un giorno, per caso, passerai di qua. e di nuovo sarò io a farti sorridere.
leggi tuttoTutto ciò ha senso?
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