Regia di Abbas Kiarostami vedi scheda film
VOTO 10/10 "Close-up" è uno dei film più belli ed originali di Kiarostami ed è una sorta di aggiornamento dei temi del mitico capolavoro di Kurosawa "Rashomon", poichè anche Kiarostami sembra interrogarsi principalmente su cosa sia la Verità e quale sia il suo confine con la Menzogna e la contraffazione. Prendendo spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto, Kiarostami segue un giovane disoccupato, Hossein Sabzian, che si fa passare per il regista cinematografico Mohsen Mahkmalbaf (già abbastanza famoso nel suo paese all'epoca del film) e promette ai membri di una famiglia benestante di Teheran di coinvolgerli nella realizzazione di un film; l'inganno regge per un pò di tempo, ma la menzogna è infine svelata e Sabzian deve difendersi in tribunale (da notare che le scene in tribunale, che occupano la maggior parte del film e sono fittamente dialogate, sono riprese dal vero, col permesso delle autorità iraniane). Kiarostami rievoca meticolosamente tutte le fasi di questo fatto di cronaca, a partire dal primo incontro sull'autobus fra Sabzian e la signora Ahankah, con la particolarità che ad interpretare i vari ruoli sono gli stessi protagonisti dei fatti accaduti, con un gioco di rimandi tra realtà e finzione che non può non destabilizzare lo spettatore. E' una sorta di sottile provocazione intellettuale, a mio parere più interessante del celebrato "Sapore della ciliegia", un cinema che non ha paura di ostentare la sua povertà di mezzi anche nella qualità della fotografia (soprattutto nelle scene in tribunale), ma dove la ricchezza di idee diventa feconda anche a livello formale. Si è classificato fra i primi 50 film nel recente sondaggio della rivista Sight and Sound sui migliori film della Storia del Cinema: onore meritato per un film che può essere considerato un capolavoro del cinema contemporaneo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta