Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Aenigma è un horror da catalogare alla sezione 'riusciti' per Fulci, che nel genere scorrazzò a lungo fra i primissimi anni '80 e la prematura morte che lo colse nel 1996. Una costante di questa nutrita serie di lavori che il regista diresse negli ultimi tre lustri della sua vita è il budget ridotto o addirittura ridottissimo; altri elementi dal frequente ritorno sono un certo scimmiottare i colleghi americani (anche questa pellicola è ambientata negli Usa, in un fittizio college statunitense), l'assenza di nomi di richiamo nel cast (cosa che qui non pesa nemmeno tantissimo, ma che comunque di certo penalizza un minimo il risultato finale del prodotto) e, ovviamente, la sovrabbondanza di effetti speciali sanguinolenti. Quest'ultima caratteristica addirittura assume spesso e volentieri un ruolo ben più importante di quello della trama vera e propria: se la sceneggiatura di Fulci e Giorgio Mariuzzo, infatti, mostra parecchie lacune logiche e specie nei dialoghi si dimostra scritta con fin troppa velocità, a occupare uno spazio centrale nel lavoro, con una serie di scene madri di discreto/buono/ottimo effetto, sono invece gli squartamenti, le cicatrici, i bagni di sangue. Un film finalizzato essenzialmente al gusto del macabro e gravido di stereotipi nei personaggi e nei dialoghi, ma comunque girato con mano leggera, senza calcare cioè eccessivamente la mano sul trucido gratuito, e che 'si lascia guardare' anche da non-adepti dell'horror, anche a prescindere dall'effettivo attaccamento al genere. 4,5/10.
Finita in coma irreversibile per colpa di uno stupido scherzo, una studentessa si vendica - tramite forze paranormali che il suo corpo riesce a emanare - delle compagne di college e del professore che la umiliarono. E' una vendetta atroce e lenta.
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