Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
Un gioco di genere sulla linea del fumetto dark, siamo sempre in racconto King, ma qui le atmosfere e le interpretazioni sono volutamente sottolineate e marcate. Il gusto è volutamente forte, ma la storia è troppo scontata, che al di là della voluta interpretazione non regge l’attenzione dello spettatore, che guarda spesso l’orologio. Il regista è uno specialista del genere, ma qui lo affronta in maniera più scientifica, dal punto di vista del genere, che altro, ci si muove con stereotipi su cui si gioca scopertamente, sceneggiatura da serie B, ed infatti ci si rivolge ad un cinema del passato e carico di atmosfere grondanti horror da ogni lato. Il risultato è scontato e poco comprensibile. Ad iniziare dalla impostazione delle interpretazioni.
Storia che sappiamo a memoria e che la regia vorrebbe mettere in un piano diverso per arricchirla, ma non ci riesce
Specialista del genere, qui ha voluto andare oltre, ma il risultato non lo premia
Stereotipo insopportabile
Una marcatura eccessiva, ma per cattiva impostazione registica
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