Regia di Ugo Tognazzi vedi scheda film
Il dubbio, il tarlo del tradimento già era al centro della (molto bella e psicologicamente ben più profonda) commedia Il magnifico cornuto di Pietrangeli, 1965); qui Tognazzi riparte dagli stessi presupposti e diluisce il tutto in salsa erotica: il cinema italiano andava in quegli anni incontro al suo triste declino e la Fenech ne è, ahilei, uno dei simboli maggiori. Si susseguono con insistenza scene di nudo e di sesso, quasi tutte gratuite, e la trama rallenta, i personaggi si degradano a creature belluine e la volgarità prende il sopravvento. Peccato.
Un avvocato milanese è ossessionato dal tradimento della giovane e bella moglie, nonostante lei sembri comportarsi sempre in maniera impeccabile. Ma un giorno, di ritorno a casa, l'avvocato vede muoversi qualcosa nell'armadio: lo chiude a chiave, prende la moglie con sè e parte per una breve vacanza di qualche giorno fuori porta. In modo tale, al ritorno dovrebbe trovare il cadavere del presunto amante. Sarà proprio così?
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