Durante le Olimpiadi estive del 2004, l'undicenne Misha viaggia dalla Russia ad Atene per vivere con la madre in casa dell'anziano greco per cui la donna lavora. Quando scopre che l'uomo è in realtà il suo nuovo padre, Misha scappa via ma la sua fuga non dura in eterno. Tornando alla nuova casa, cercherà conforto nelle storie con cui è cresciuto.
Il piccolo Misha è triste, e il mondo che gli ruota intorno gli offre buoni motivi per mantenere questa sua condizione emotiva. "Son of Sofia" vive di questo andamento malinconico del ragazzo, che Elina Psikou gestisce con una regia fatta di movimenti di macchina essenziali e poche svolte narrative. Aspetto che finisce per appesantire il film.
Pòlemos. Bìa. Peìna. Tànatos.
Che il quinto cavaliere dell’Apocalisse sia, dunque, il Mastro Kitsch? Boh…
Sta di fatto che, dalla visione di questo volenterosovelenoso film della greca Elina Psikou, si esce un po’ frastornati; avessimo fatto di corsa l’intera sala di una musealizzazione che inizia con i ‘bachi da setola’ di… leggi tutto
ARTEKINO FESTIVAL 2020
Nel 2004 delle Olimpiadi ad Atene, il decenne ucraino Misha ha la possibilità finalmente di raggiungere la ancor giovane e bella madre, da due anni in Grecia ove ha trovato un impiego presso una sartoria che produce peluches, e ove alloggia, nella confortevole e grande casa di un anziano militare scapolo e senza eredi diretti con la passione per la recitazione, a… leggi tutto
ARTEKINO FESTIVAL 2020
Nel 2004 delle Olimpiadi ad Atene, il decenne ucraino Misha ha la possibilità finalmente di raggiungere la ancor giovane e bella madre, da due anni in Grecia ove ha trovato un impiego presso una sartoria che produce peluches, e ove alloggia, nella confortevole e grande casa di un anziano militare scapolo e senza eredi diretti con la passione per la recitazione, a…
Misha ha quasi 11 anni quando si trasferisce con la madre in Grecia, dalla Russia; non solo cambiano l’ambiente e la lingua, ma la donna va anche a vivere in casa dell’anziano Niko, ex star della tv per bambini e ferreo anticomunista.
Elina Psikou aveva diretto il suo primo lungometraggio (The eternal return of Antonis Paraskevas) nel 2013, lasciando una buona impressione di…
Pòlemos. Bìa. Peìna. Tànatos.
Che il quinto cavaliere dell’Apocalisse sia, dunque, il Mastro Kitsch? Boh…
Sta di fatto che, dalla visione di questo volenterosovelenoso film della greca Elina Psikou, si esce un po’ frastornati; avessimo fatto di corsa l’intera sala di una musealizzazione che inizia con i ‘bachi da setola’ di…
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Commenti (1) vedi tutti
Il piccolo Misha è triste, e il mondo che gli ruota intorno gli offre buoni motivi per mantenere questa sua condizione emotiva. "Son of Sofia" vive di questo andamento malinconico del ragazzo, che Elina Psikou gestisce con una regia fatta di movimenti di macchina essenziali e poche svolte narrative. Aspetto che finisce per appesantire il film.
commento di Peppe Comune