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The Farthest - Il viaggio più lungo

Regia di Emer Reynolds vedi scheda film

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La recensione su The Farthest - Il viaggio più lungo

di maurizio73
6 stelle

Doc.celebrativo,orgogliosamente retorico, sulla 40ennale missione NASA: un programma scientifico che diventa ben presto, grazie all'endorsement di abili divulgatori come Sagan e Drake,l'occasione di una riflessione epocale sulla presenza dell'uomo nel cosmo ed il 'messaggio nella bottiglia' alle ipotetiche civiltà aliene che lo dovessero rinvenire.

Documentario celebrativo distribuito dal canale televisivo PBS, sulla quarantennale missione Voyager della NASA: dall'esplorazione del sistema solare esterno al suo straordinario sconfinamento nello spazio interstellare. Una missione scientifica che diventa ben presto, grazie all'endorsement di abili divulgatori come Sagan e Drake, l'occasione di una riflessione epocale sulla presenza dell'uomo nel cosmo ed il messaggio nella bottiglia indirizzato alle ipotetiche civiltà aliene che lo dovessero rinvenire.

 

locandina

The Farthest - Il viaggio più lungo (2017): locandina

 

Spazio: ultima frontiera...

 

Come gemelle separate alla nascita le due sonde Voyager presero il largo da quel di Cape Canaveral alla fine dell'estate del '77, a distanza di due settimane l'una dall'altra e con la 2 a precedere la 1, in una simbolica staffetta astronautica che dimostrava la perfetta interscambiabilità di due progetti identici, lanciate sulla scia di un fortunato allineamento orbitale che avrebbe consentito di sfruttare il momento angolare dei quattro giganti esterni per un rendez-vous osservativo assolutamente unico, ma avrebbe anche fornito la spinta propulsiva necessaria per proseguire il viaggio là dove nessun uomo (o sua estensione meccatronica) era mai giunto prima. Il film della documentarista irlandese Emer Reynolds ce ne parla in questo prodotto celebrativo alternando nella più classica tradizione anglosassone interviste ai suoi protagonisti principali, immagini di repertorio (per lo più conferenze stampa della NASA in corrispondenza dei momenti topici) e cronoprogramma scientifico sulle sorprendenti scoperte in campo planetario: la turbolente atmosfera e gli anelli di Giove, l'attività vulcanica di Io e Tritone, gli oceani sotterranei di Europa ed Encelado, il Sistema anulare e lunare di Saturno, la celeste immobilità del rotolante Urano e l'azzurra irequietezza del remotissimo Nettuno; un Tour de Planetes che si staglia sullo sfondo di uno spirito del tempo che la lungimiranza di uomini illuminati e visionari come il planetologo Carl Sagan e il radioastronomo Frank Drake ha saputo sfruttare come imperdibile occasione mediatica di riflessione culturale che sembra curiosamente negare qualsiasi deriva antropocentrica (Pale blu dot) mentre afferma l'ingenuo principio antropico di un commovente pacifismo su scala interstellare (Voyager Golden record).

 

The Farthest (2017)

 

The Farthest (2017)

 

Photo of pale blue dot, Earth

 

gold-plated aluminum cover for golden record

 

A dispetto di una ricostruzione storica decisamente accurata e coinvolgente, le testimonianze sono raccolte prevalentemente tra i responsabili scientifici della missione (Edward Stone, John Casani, Frank Locatell, Candy Hansen, Carolyn Porco) dimenticando il fondamentale contributo dell'ingegnere aerospaziale Gary Flandro che predisse l'allineamento planetario che diede impulso al progetto, come pure dando il giusto rilievo al ruolo di Sagan e Drake nella realizzazione del messaggio culturale (fantastica la mappa 3D centrata sul Sistema solare e basata sulla posizione di pulsar note) ma non citando la figura dell'etnomusicologo Alan Lomax che mise a disposizione la consulenza e lo sterminato archivio di musiche dalle più disparate culture del pianeta contenute nei due dischi placcati in oro; non mancano poi le inevitabili marchette targate PBS dello scrittore Jim Bell e dell'onnipresente Lawrence Krauss quale segno distintivo di una produzione che ha dovuto evidentemente assecondare esigente disparate.

 

 close-up of Jupiter Saturn's rings

 

Uranus Neptune

 

scena

The Farthest - Il viaggio più lungo (2017): scena

 

I due messaggeri cosmici intanto proseguono imperterriti il loro viaggio nelle profondità dello spazio interstellare avendo superato da tempo le 121 unità astronomiche e con esse il confine dell'eliopausa: la Voyager 1 per prima, pur essendo partita dopo, avendo svoltato dopo Saturno verso lo spazio esterno e più alte latidudini galattiche, mentre la Voyager 2 appena dopo, avendo completato la visita ai giganti ghiacciati (unica sonda ad oggi ad averlo fatto); entrambe dirette all'appuntamento tra 30.000 anni(!) con la rispettiva stella perturbativa della nostrana nube di Oort (Gliese 445 e Ross 248); come dire pure testimoni privilegiati di una estinzione di massa prossima ventura a cui magari non assisteremo mai.

 

Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

Operazione orgogliosamente retorica e non priva di uno schematismo un po' accademico, ma che conserva il fascino di una sfida e di un messaggio come pochi altri in grado di elevare l'intelletto e scaldare il cuore.

 

 

 

"Non c'è forse migliore dimostrazione della follia delle vanità umane che questa distante immagine del nostro minuscolo mondo. Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l'uno dell'altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l'unica casa che abbiamo mai conosciuto."

 

 

 

 

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