Regia di Albert Cardiff (Alberto Cardone) vedi scheda film
Divorato dall’alcol, un ex sceriffo viene indicato come il rapitore del piccolo Jerry. In realtà è l’attuale sceriffo, e falso tra l’altro, che con la complicità di alcuni banditi, il cui capo è ovviamente Fernando Sancho, ha rapito il bambino e ha gettato nuovamente fango sulla vita di Fred Leinster (l’ex sceriffo alcolizzato). Si scoprirà solo alla fine che ad aver provocato la morte della famiglia di Leinster è stato proprio lo sceriffo, mancando il suo principale obiettivo: Leinster appunto.
Il film, seppur dei ’70, è molto classico e si concede raramente ad invenzioni forti e violente, come molto western europeo di quell’epoca. Non appartiene quindi al filone “bizzarro”, ma nemmeno a quello “epico” dei vari Leone e Valerii, ma sicuramente rientra, con dignità, nella più classica delle forme western.
Il protagonista è Montgomery Ford, il cui personaggio deve moltissimo al modello dell’eroe triste di Anthony Steffen, senza raggiungerne la stessa efficacia. Da ricordare, oltre i bellissimi paesaggi d’Almeria, la sparatoria claustofobica all’interno di una buia miniera, e il falò umano di Sancho, purtroppo troppo veloce e rapido. É comunque un film molto più apprezzabile di quello che dice molta critica, se non tutta.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta