Regia di Otto Preminger vedi scheda film
"Bunny Lake è scomparsa" diretto nel 1965
dal maestro Otto Preminger,devo dire che
mi è piaciuto.
La storia racconta che Anne Lake,con il fratello Stevens,
si è appena trasferita a Londra
da New York con la figlia Bunny,
e quando si reca a prenderla a
scuola,ma la piccola però non c'è
e sembra proprio che nessuno sappia niente.
L'ispettore Newhouse,
incaricato delle indagini,comincia a indagare
sul fatto e ha dubbi se Bunny sia mai esistita.
Il Film prodotto dalla Columbia Pictures è tratto
liberamente dal Romanzo di Marryam Modell.
è diretto da un maestro del Cinema come Otto Preminger,
che con un soggetto semplice mischia le carte e capovolge
ogni volta ogni accadimento e ti fa sospettare dei personaggi,
se dicono la verità oppure no,a un certo punto non sai se
Anna è matta e Bunny non esiste o è matto il fratello,
con i suoi gesti estremi e si porta avanti molto così.
Il maestro costruisce uno Thriller psicologico,in una Londra
con una Fotografia in bianco e nero in widescreen
di Denys Coop,molto cupa e suggestiva,
con la particolarità che ha la
macchina da presa addosso ai personaggi e intorno
a quello che gli succede intorno dando un
alone di mistero che è azzeccata perché è
un continuo colpo di scena.
Da segnalare la buona direzione degli Attori dove spiccano
il grande Laurence Olivier,nel ruolo dell'ispettore
che gli calza a pennello per il suo voler capire,
la splendida Carol Lynley,che interpreta
Anne e rende benissimo lo schermo e ti riesce
a trasmettere la disperazione solo con gli occhi
e Keir Dullea che interpreta l'inquietante Steven Lake.
Nel Cast figurano anche:
Noël Coward-Martita Hunt-Anna Massey-
Clive Revill-Finlay Currie e Adrienne Corri.
La colonna sonora è di Paul Glass esibita dagli The Zombies,
e utilizza il tema di apertura come
un costante ritornello nei bellissimi titoli di testa.
In conclusione un buon Film
del maestro,divenuto un Cult Movie
anche se all'uscita passò inosservato,
che crea un intreccio
misterioso e interesse,
per dove è finita la bambina
e soprattutto se esiste dandoci
un atmosfera inquietante,
dove riesce a mischiare le carte in modo
sublime in una Londra cupa,
per una conclusione inaspettata.
Il mio voto: 8.
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