Regia di Mauro Bolognini, Mario Monicelli, Antonio Pietrangeli, Luciano Salce vedi scheda film
Ho visto solo i primi due, e mi è bastato. Giusto per dovere di cronaca, dato che li avevo registrati, ma sono da cancellare. Battutine trascinate per le lunghe, non giustificate dall'impegno degli attori e soprattutto attrici, che diventa a sua volta stucchevole e non merita le lodi di Morandini e Mereghetti, che peraltro devono aver dormito, se Morandini definisce la prima fata "una ninfa concupita da un bruto" e Mereghetti "un'autostoppista talmente smaniosa di seduzione che dopo essere stata violentata da tre uomini ne cerca un quarto", mentre è la parodia di un tipico atteggiamento di molte donne di allora e di sempre, ansiose di sedurre ma paghe d'aver sedotto, pronte ad urlare se qualcuno le tocca; se però uno non le tocca si danno un gran daffare a cercarlo con crescente accanimento, fino a inseguirlo, con prevedibile rovesciamento della fuga iniziale; ridotto a metà tempo forse sarebbe stato discreto, ma commercialmente il tempo passato in esibizione di gambe e seni non sembra perso. Più fiacco ancora Fata Armenia, che più che "una zingara corteggiata da un medico", come banalizza Morandini, è una babysitter che utilizza i bimbi per scroccare denaro dove può, con alcune invenzioni simpatiche, spacciando ognuno per proprio.
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