Mondi paralleli, mondi virtuali, mondi senza confini. Unico limite...mancanza di inventiva e fantasia. Benvenuti in "Oasis" il gioco-rivoluzione del futuro. Il mondo del virtuale al centro di questa ennesima opera di Steven Spielberg.

Un mega polpettone di tutto e di più, tra fantascienza, fantasy, videogiochi, qualche cartoon e filmetto famoso di contorno e "ben confusionato" tra reale e virtuale... ma una visione la merita senz'altro... :-) Voto = 6

Se come me avete vissuto i videogames degli anni 80, lasciate perdere questa brodaglia e leggetevi il libro. Se siete dei "millennium", allora godetevelo pure, però...sappiate che nascendo così tardi vi siete perso il meglio.

Favoletta cibernetica per videogamers. Roba per adolescenti.

Per godersi il film devi essere stato un adolescente negli anni 80. Altrimenti non lo capisci. Leggo tanti commenti idioti... non mi piace.. baraccone digitale..etc. Ma il film è un oo' come Pixel con adam sandler. Se negli 80 c'eri...è il film che fa per te. Altrimenti lascia stare.

Un film che parla del mondo reale contrapposto al virtuale, che tiene ritmo e trama in piedi fino all'ultimo momento.

La realtà è l'unica cosa che è reale.

Polpettone insopportabile e soporifero come pochi, una cretinata al limite dell'infantile, indigeribile anche con un litro di caffè. Da non credere ci sia Spielberg a dirigere questa baracconata. Voto 4.

Confesso di essermi addormentato. Gli effetti speciali e la computergrafica da solo non bastano a tenermi sveglio, quando la trama è talmente raffazzonata, banale e incongruente da trasformare la storia in una successione di scene mal assortite.

Giocattolone digitale. A chi piace...

Film fatti così sono puri giocattolini senza nulla da dire. Proprio non li reggo, mi spiace. A molti piaceranno, ma io non li reggo.

Nonostante alcuni limiti piuttosto evidenti, “Ready player one” ha un motore dall’elevato numero di giri,che stimola la memoria a suon di citazioni,alcune chiaramente esplicitate -superbo l’omaggio a “Shining”-, altre da scovare in fugaci frame.Un immacolato sguardo al passato, una romantica fiducia riposta nel futuro e nell’essere umano che verrà.

Troppa carne sul fuoco...che rischia di bruciarsi!

RPO è un continuo e grandioso omaggio all'immaginario collettivo e alla cultura popolare (soprattutto occidentale) di questi ultimi decenni, un inno all'immaginazione e alla creatività ma che inciampa su se stesso quando cerca di creare qualcosa di personale o che non sia soltanto "derivativo" di qualcosa o qualcuno.

La realtà virtuale secondo Monsignor Spielberg.

Un inutile, caotico, confuso, baracconesco videogame da vietare ai maggiori di 12 anni

Solita storia di ragazzini impelagati in una sfida dentro la realtà virtuale, che finisce per tracimare nel mondo reale. Ambientato nel futuro, zeppo di effetti speciali e molto povero di contenuti. Decisamente sconsigliato.

Uno Spielberg d'avventura classico, con tutti i suoi must. Niente male.

sarebbe stato godibile...se solo Spielberg avesse tagliato un po' dalla durata complessiva,140 minuti di effetti speciali....sono una dura prova da superare.Voto 6.5

frastornante minestra riscaldata piena di vuoto virtuosismo CGI. OK il citazionismo cinematografico, OK il doveroso richiamo alla realtà versus onanismo videoludico, ma se poi il mondo "reale" qui rappresentato sembra posticcio tanto quanto quello virtuale, allora c'è qualcosa che non quadra. poi, "Jump" dei Van Halen nun se po' più sentì...;-)

Il film è godibile......ma Spielberg mi aveva abituato a qualcosa di meglio .......effettivamente sembra proprio un videogioco pieno di citazioni di film celebri, e alla fine è anche un po' stancante.

Un film stravintage che cavalca l'onda dei modernissimi blockbuster.

Bel film piacevole da vedere.

Una delusione. Più che un film, un grande videogioco pieno di citazioni e di effetti speciali che però non riesce veramente a coinvolgere lo spettatore, anzi finisce per annoiare.

Spielberg dà spesso l'idea di citare per mero e freddo accumulo, dato che non riesce mai davvero a rimarcare la bellezza di ciò che omaggia.

Non so perché mi ero prefigurato qualcosa di diverso, forse una maggiore operazione nostalgia. Le citazioni anni '80 ci sono, compreso un lungo "omaggio" a Shining, ma il film è più adatto a ragazzini (e ragazzoni) appassionati dei videogiochi d'oggi, della realtà virtuale (compresa Second Life) e del genere fantasy. Astenersi tutti gli altri.

Insert coin, press play ed il videogioco ha inizio. Una spettacolare operazione amarcord che divertirà la giusta generazione a suon di citazioni. Gli altri... Dovranno attendere il loro turno.

Steven Spielberg ha sempre cavalcato il mondo del fantastico, nella sua lunga carriera registica; lo fa anche qui, dove dà libero sfogo alla sua fantasia più sfrenata, portandoci in un mondo virtuale che cita a piene mani i mai dimenticati miti degli anni '80, anche se il film è ambientato nel 2045.

Quando l'io fanciullesco spielberghiano rinasce......

Un grande spettacolo creato da una mano raffinata, capace di convincere al genere anche gli spettatori più incalliti nel suo rifiuto.

Che delusione!

Spielberg mette in piedi uno spettacolone ambientato nel futuro ma pieno di godibili citazioni del passato, dalla musica ai videogiochi e al cinema. Una favola avveniristica a lieto fine, uno show pirotecnico che, se vi lasciate un po' andare, vi porterà lontano lontano. Almeno per un paio d'ore abbondanti.

It's a kind of madoff world, baby. All fake and unreal. The 2049 Gekko planet is a hell, where people lives mind-masturbating. Sad sad end mr.Spielberg, marketing slave. Your wonderful circus works only for teens. Send my condoleances to mr Schindler, mr.Ryan. and mr. Abagnale. Are we human or are we cartoons?