Regia di David Robert Mitchell vedi scheda film
71 CANNES FESTIVAL 2018 - CONCORSO Sotto quel lago si conservano o giacciono curiosi scheletrini di animaletti e personcine che un ipotetico fantasmagorico serial killer sta seminando nella Los Angeles tutta giardini boscosi e quartieri alto locati, teatro di feste d'alto rango ove ci si annoia distendendosi. In questo contesto, uno sfaccendato 33enne che pare un giovane Jack Gabardella made in Usa, si crogiola tra il proprio appartamentino in un grazioso residence che sta per cacciarlo causa morosità, e parties in cui il giovinastro si imbosca con calcolata abilità.
E spiando col cannocchiale e tecnica da zio Alfred nei sonnecchiosi pomeriggi da nullafacente, Sam si imbatte in una splendida simil-neo Marilyn, che lo irretisce tanro velocemente, quanto essa stessa riesce a far perdere le proprie tracce misteriosamente. Sarà cercandola, e schivando, per fortuna e favorevole fato, le trappole di un micidiale killer che trucida animaletti e pure individui parlanti, che Sam cercherà in qualche modo di confutare la presenza di misteriosi e quasi indecifrabili codici piazzati in ogni minimo particolare ed oggetto, utili a trovare il legame che fornisce le risposte utili a decifrare il vero complotto che tiene in piedi le trame occulte che reggono le sorti e le fragili impalcature del pianeta.
Troppa grazia? Probabilmente si, ma certamente troppa carne sul quell'attraente fuoco che il giovane e talentuoso regista di "It follows", ovvero David Robert Mitchell, dimostra di saper rincalzare bene, tra citazioni spudorate (La finestra sul cortile di Hitchcock), e emulazioni da sballo (le attese ad alta suspence "depalmiane" con musiche ad effetto di matrice e memoria "pinodonaggiane") e una storia galvanizzare quanto fumosa, ma pure un protagonista (Andrew Garfield) assai in parte e motivato. Lo affianca una misteriosa ed effervescente Riley Keough, un po' Marilyn, un po' bionda di zio Alfred, ad oggi forse la giovane attrice più lanciata del momento, con una decina di progetti pronti ad uscire in questo 2018, spesso sotto l'ala di grandissimi autori.
Certo chiudere il cerchio a quel punto, quando si sono fatti smuovere pure i massimi sistemi, è una grande incognita, ed il thriller bislacco e confusionario rimane in sospeso o indecifrato; ma a tutti gli effetti lo spettacolo risulta godibile, incomprensibile, assai attraente e glamour, forte di una splendida colonna sonora galvanizzante da serata ad effetto in terrazza snob.
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