Regia di Paul Brickman vedi scheda film
Negli USA fu un buon successo,da noi fu visto più che altro dagli adolescenti che lo recuperarono dopo il boom di "Top Gun",perchè era di fatto il primo risultato consistente della carriera di Tom Cruise,ventenne all'epoca dell'uscita di questa pellicola.Prima ancora di Macaulay Culkin e il suo Kevin in "Mamma,ho perso l'aereo",il teenager Joel ha il villino familiare a disposizione,con i genitori in vacanza per qualche giorno,e,dopo aver sfogato la naturale "botta" ormonale con una prostituta giovane e bellissima (Rebecca De Mornay al suo esordio,praticamente una Barbie in carne e ossa),si mette in vari guai,facendo cadere la Porsche di papà in un laghetto,indebitandosi per diverse migliaia di dollari,e allora attua un'idea imprenditoriale classica ma sempre in voga,in società con la ragazza,ospita le colleghe di lei e i compagni del facoltoso liceo che frequenta,per rimettersi in carreggiata con i soldi,ma nel frattempo si è inimicato il protettore della fanciulla....Diretto da Paul Brickman,che diresse un'altra commediola qualche anno dopo,di poco conto,"Risky Business" è un film di un genere ibrido:per essere un film drammatico è bellamente superficiale,per essere una commedia offre quasi nulle occasioni di divertimento o di umorismo.Cruise esibisce già il sorriso tridimensionale che ha contribuito a farlo adorare alle ragazze,e tuttavia mostra una bella dose di personalità,in un'operina scriteriatamente immorale,in cui la rincorsa del guadagno a tutti i costi diventa il leit-motiv di ogni personaggio in scena.Del resto,con una madre sottilmente odiosa e altezzosa,ed un padre rigido e ottuso come quelli di Joel,che poteva venir fuori?Cinema più "giovanilista" che "giovane" borghesissimo e più che mai inserito nel contesto "ottantoso" dell'America reaganiana,oggi appare piuttosto datato,seppure tutto sommato non sia scritto malissimo.
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