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Lucky

Regia di John Carroll Lynch vedi scheda film

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La recensione su Lucky

di mck
9 stelle

"What do you do with that?" - "You smile."

 

The Straight Story - Side B.

Magari il nome di John Carroll Lynch (no, non è parente: né di David, né di Lewis, né di Ford) non vi dirà molto, e non riuscirete ad associare un viso a quelle tre parole. Nato a Boulder e cresciuto a Denver, Colorado, classe '63, ha partecipato da caratterista ad innumerevoli pellicole e serie tv, in ruoli minori/secondari (vi ricorda qualcuno?) e non (anche quand'erano minori e secondari), vantando nel CV: “Carnivàle”, “Zodiac”, “Gran Torino”, “Shutter Island”, “the Americans”, “AHS” (Twisty the Clown).
Ma, soprattutto, JCL è, e sempre sarà, Norm Gunderson, il marito di Marge (Frances McDormand), lo sceriffo di “Fargo” : (“I love you, Margie” - “I love you, Norm” - “Two more months” - “Two more months”). 

 


“A perfect Manhattan for Harry Dean Stanton: from Paris,Texas, Kentucky to the Marquee, the [Repo] Man in the Moonshine...”

Se invece non conoscete i nomi di Harry Dean Stanton e David Lynch, beh, allora, solo due cose: 1., avete sbagliato sito (probabilmente cercavate Giallo Zafferano o Carpenteria Oggi: in tal caso dovete fare una svolta a U, prendere la 2a a destra, passare un ponte, una rotatoria - sempre dritto - e due semafori, svoltare alla 1a a sinistra e poi lì chiedete) - o forse no, da qualche parte dovrete pure iniziare, e filmtv.it (se non questa pagina) è proprio il sito giusto -, e, 2., me ne frega “nu cazz” (sic!, cit.). 

“There's a difference between lonely and being alone.”
La vita (istruzioni per l'uso). Innanzitutto, alzarsi la mattina: questo è già un bel passo (in avanti).
Poi: ognuno cerca la sua testuggine. 

 

(Cliccare sull'immagine per uscire)


Partly Fiction - Side A.
Scritto e co-prodotto da due tuttofare/attori/assistenti di produzione, Logan Sparks (amico personale del protagonista) e Drago Sumonja, alla loro prima prova davanti alla pagina bianca, fotografato dal veterano artigiano Tim Suhrstedt, montato da Slobodan Robert Gajic, musicato da Elvis Kuehn, trapuntato da varie performance di repertorio (Liberace - “Boogie Woogie”, Johnny Cash - “I See a Darkness”, Michael Hurley - “I Stole the Right to Live”), live [Harry Dean Stanton - “Red River Valley” (qui da “Twin Peaks 3 - the Return”), “Volver, Volver”] e scritte se non per l'occasione, quasi (Foster Timms - “the Man in the Moonshine”), e interpretato da una manciata di facce che sono Storia, attorno allo scapolo ateo novantenne Harry Dean Stanton, tra un sorso di latte e uno di sangria o manhattan sbagliato: oltre a David Lynch [la sua è al solito un'interpretazione talmente antinaturalistica (tal quale in "Twin Peaks", là dove però ha una scusante, la sordità - vera o finta che sia - del suo personaggio) che fa il giro e diventa iperrealistica: lui non recita: scandisce il momento], in disordine: Tom Skerritt, in una scena “parallela” a quella presente in “the Straight Story”, Marines vs Navy, Barry Shabaka Henley, James Darren, Beth Grant, Ed Begley, Jr., Ron Livingston, etc..., "Lucky" è tanto "stranger than fiction" quanto "Sineddoche, Terra". 

 


"What do you do with that?" - "You smile."

E 'fanculo Eve's.

 

* * * * (¼)   

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