Regia di Mélanie Laurent vedi scheda film
Premessa: trovo eccezionali (specie la prima) le tre stagioni di True Detective, con cui questo film è, a mio avviso, chiaramente imparentato e non solo perchè tratto da un libro di Nic Pizzolatto: mi ha sempre convinto e mi è sempre piaciuta l'ottica di questo autore, che inquadra non l'america scintillante dello sky line di New York, ma quella polverosa, a volte lurida, malfamata, arretrata e senza speranze che pochi hanno saputo cogliere con questa lucidità.
Questo film tuttavia che ho voluto vedere e visto mi ha deluso.
Ben Foster mi è simpatico ma lo vedo troppo appiattito su un ruolo tipo quello di Ryan Gosling in Drive.
La storia è tutto un andare da un posto all'altro in una sorta di road movie inespresso in un oceano di sconforto senza via di uscita, che costituisce il fil rouge di tutta la narrazione, quell'oceano che simbolicamente ed in via catatarica risolve il film in un finale che lascia perplessi.
Un film forse da rivedere.
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