Regia di Mathieu Amalric vedi scheda film
CANNES 70 - UN CERTAIN REGARD - PRIX DE LA POESIE SU CINEMA
Un regista ha scritturato una attrice sua conoscente per darle la parte della sua vita: deve infatti interpretare la cantante Barbara, celebre in Francia nei '50, in un biopic che il cineasta si impegna a portare sullo schermo quasi come una ossessione.
L'impegno, il perfezionismo dell'attrice in sé già molto carismatica e talentuosa, conducono la stessa ad identificarsi in quella figura potente e dalla forte personalità, che l'attrice vuole completamente far rivivere interpretandola.
Poco per volta, pure il regista e creatore di quell'universo in corso di definizione, viene sempre più influenzato e proiettato all'interno di quel mondo che pare più vivo delle reciproche reali esistenze.
Amalric prosegue con costanza ed impegno la sua alternativa attività di regista, scegliendo nuovamente un soggetto che si concentra su pochi personaggi, intrisi nuovamente di un mistero che li travolge e trasporta come in una nuova misteriosa esistenza parallela.
Il fascino non manca, la bravura della Balibar sembra rimarcare ancor di più il processo di identificazione tra personaggio reale e quello di finzione, ma al film manca un po' di respiro, come soffocato da un ambiente circostante che toglie il fiato.
Se tutto ciò è voluto, e probabilmente è così, il film è molto riuscito, ma non per questo il risultato può definirsi granchè appassionante nel suo tortuoso e labirintico processo di pericolosa, forse letale, immedesimazione di coppia.
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