Regia di Philippe Godeau vedi scheda film
Un gradevole road-movie che restituisce i colori e le atmosfere di un Paese poliedrico come il Senegal, terra d'origine del protagonista che sente la "saudade" dopo anni di vita in Francia e riassapora i ritmi tutt'altro che frenetici della terra africana
E' un gradevole road-movie in salsa africana questo film francese del 2018, che senza troppe scorciatoie o voli pindarici racconta di un fortunoso incontro, quello tra un bambino di un villaggio del Senegal ed il suo attore preferito (che si offrirà di riaccompagnarlo a casa da dove era scappato per raggiungerlo a Dakar). Sul percorso non mancheranno disavventure, incontri con personaggi stravaganti, ma soprattutto una conoscenza reciproca che farà in qualche modo riassaporare al protagonista una paternità non vissuta pienamente dopo la separazione dalla moglie. Stretto tra atmosfere alla "Marrakesh, Express" e rimandi al mondo dell'infanzia come ne "L'estate di Kikujiro", questo film si dimostra all'altezza di un compito non facile, riuscire a percorrere un filone tra i più sfruttati dal cinema con una strada tutto sommato originale, fatta anche di un ritorno alle origini da parte di un francese di seconda generazione letteralmente stregato dai colori e dalle atmosfere del suo Paese da cui era partito ancora bambino.
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