Trama
Sandrine, sposata da 15 anni e madre di due figli, scopre che il marito Jean la tradisce. Superato lo shock iniziale, decide di incontrare la rivale Virginie e di farle una proposta imbarazzante: condividere Jean. Virginie è d'accordo e le due donne introducono l'uomo al nuovo stile di vita. Quello che in un primo momento a Jean sembra un sogno che si avvera - una settimana con la moglie, una con la sua amante - ben presto si rivelerà meno perfetto di quanto pensasse.
Approfondimento
UN MARITO A METÀ: UNA SOLUZIONE AL TRADIMENTO
Diretto e sceneggiato da Alexandra Leclère, Un marito a metà racconta la storia di Sandrine, una donna sposata da 15 anni e con 2 figli, che scopre la relazione clandestina del marito Jean con un'altra donna. Superato lo shock iniziale, Sandrine decide di incontrare la rivale Virginie e le propone di condividere il marito a settimane alterne. Inaspettatamente Virginie accetta e inizia così un bizzarro triangolo. Ma quello che per Jean sembra essere un sogno che diventa realtà si rivelerà ben presto un incubo carico di imprevedibili conseguenze.
Con la direzione della fotografia di Jean-Marc Fabre, le scenografie di Carlos Conti, i costumi di Eric Perron e Jacqueline Bouchard, e le musiche di Mathieu Lamboley, Un marito a metà trae spunto da un evento reale occorso alla stessa regista: "Come nei miei tre precedenti film, ho cercato di raccontare una storia che avesse le basi in qualcosa realmente successo nella mia vita. Tutti i giorni apprendiamo vicende di persone che scoprono di essere tradite. Lo scoprono spesso direttamente o indirettamente tramite le nuove tecnologie. Possiamo dire che è diventata una situazione piuttosto comune. Alcuni anni fa, io stessa ho vissuto un'appassionata storia d'amore con un uomo sposato, durata fino a quando sua moglie non ha scoperto i nostri messaggi sul suo telefono cellulare. Dopo essere stati colti in flagrante, di comune accordo abbiamo deciso di lasciarci. La rottura è durata però solo tre settimane, un classico. Ho amato così tanto quell'uomo che ero disposta a tutto per lui, tranne che a non rivederlo mai più. In un momento di disperazione, sono arrivata anche a suggerire a sua moglie l'idea di "condividerlo": due settimane per ciascuna mi sembrava un ottimo compromesso. Ovviamente, ha rifiutato.Il ricordo di quell'esperienza è stato un ottimo punto di partenza per Un marito a metà, la cui storia è poi semplicemente frutto di fantasia. Nella vicenda (feroce, se vogliamo) che racconto a proporre la condivisione non è però l'amante ma la moglie Sandrine. Che sia lei, la legittima consorte, a decidere è fondamentale per far sì che Jean accetti: più che una proposta, è una specie di ingiunzione! In ogni caso, non voglio essere fraintesa: non bisogna giustificare il tradimento. Un marito in due è semplicemente una commedia su una situazione inedita. Nel migliore dei casi può servire da suggerimento: di fronte all'infedeltà dei partner si può sempre trovare una soluzione alternativa!".
Il cast
A dirigere Un marito a metà è Alexandra Leclère, regista e sceneggiatrice francese. Cresciuta con la madre nella cittadina di Rennes, la Leclère si è trasferita a Parigi all'età di diciotto anni, cominciando a muovere i primi passi nel mondo del cinema. Nel 2002 ha così la possibilità di dirigere il… Vedi tutto
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Commenti (2) vedi tutti
Filmuzzo francese ben poco divertente, ripetitivo, con molte cadute di ritmo. Bello come un rospo e simpatico come una martellata sui c......i l'amatore Didier Bourdon
commento di francaraccioL'idea di base sulla carta irriverente, finisce per avere uno svolgimento a tratti prevedibile e molto grottesco. Quello che soprattutto non convince è la totale mancanza di fascino e carisma del protagonista conteso tra le due donne, decisamente meglio caratterizzate ma anche un po' troppo isteriche.
commento di Fanny Sally