Regia di Sebastián Lelio vedi scheda film
A dirigere Disobedience è Sebastián Lelio, regista e sceneggiatore di origine cilena, il cui film di esordio, La sagrada familia, nel 2006 è stato premiato al San Sebastian Film Festival. Con il supporto del Festival di Cannes, nel 2009 ha realizzato la sua opera seconda, Navidad, mentre ha affidato al Festival di Locarno le sorti del suo terzo lungometraggio El Año del Tigre al Festival di Locarno nel 2011. Gloria, la sua quarta fatica, gli ha permesso invece di guadagnare notorietà e fama a livello internazionale, oltre a racimolare un Orso d'argento per la migliore attrice al Festival di Berlino 2013. Una donna fantastica, suo quinto lavoro, ha vinto l'Oscar come miglior film straniero. Disobedience è il suo primo film in lingua inglese. "Mi sono innamorato sin da subito dei tre personaggi principali e del modo in cui i tre sono legati da sentimenti d'amore, seppure in maniera diversa, che si rivelano ed evolvono durante dei giorni di lutto. Sebbene sia ambientata nel mondo ebreo ortodosso, la vicenda al centro di Disobedience ha una valenza universale mostrando due modi diversi di vivere la condizione femminile: Ronit è una donna moderna e dallo spirito libero in fuga dalle sue origini, Esti ha scelto invece di abbracciare la vita della comunità di cui fa parte ma è in fuga da se stessa. Facendo in modo che Ronit sappia della morte del padre, Esti non solo le offre l'opportunità di riallacciare i legami con le sue origini ma la chiama anche al suo destino, consapevole che ciò è la sua ultima carta da giocare per essere finalmente libera. Tra le due, si impone la figura cruciale di Dovid, erede del rabbino e suo figlio spirituale. I giorni di lutto fanno sì che i tre si confrontino con le loro passioni e i loro sentimenti repressi, ponendo le basi per un nuovo e imprevisto ordine delle cose. In poche parole, Disobedience, è la storia di tre anime confuse che, intersecandosi, provano a vivere a pieno le loro esistenze", ha spiegato il regista.
A interpretare Ronit è l'attrice Rachel Weiz, premio Oscar per The Constant Gardener. La cospirazione. "Ronit vive con il senso di colpa generato dall'aver estromesso il padre dalla sua vita dopo che l'uomo ha disconosciuta. Quando è partita da Londra per gli Stati Uniti, ha scelto di non rimanere più in contatto con lui e questo è un rimpianto che non riesce a superare. Trovare pace e perdono con un genitore prima del suo trapasso è fondamentale nella vita di chiunque: ecco perché una parte della storia di Disobedience ha a che fare con ciò che ci si lascia alle spalle senza mai dimenticarsene. Da adolescente, Ronit si è posta molte domande sulla sua religione e sui pericoli a cui sarebbe andata incontro per il suo essere controcorrente. Perché una donna deve necessariamente sposarsi? Perché non può guidare di domenica? Sono regole e leggi che non riesce ad accettare e che la fanno sembrare ribelle e anticonformista", ha evidenziato l'attrice.
Rachel McAdams, candidata all'Oscar per Il caso Spotlight, veste i panni di Esti. Esti è una donna omosessuale che è impegnata in un matrimonio eterosessuale con Dovid. Nella sua religione, l'omosessualità è considerata un peccato e, credendo in Dio e nei suoi comandamenti, ha scelto di fare la cosa giusta sposandosi. Ciò però le ha portato sofferenza psicologica, sebbene tenga molto a Dovid, che ama come un caro amico. Il ritorno di Rachel per lei rappresenta la spinta per lasciarsi finalmente andare.
Dovid ha uno spirito conservativo ed è stato il miglior allievo che il padre di Ronit ha avuto, tanto che spesso in passato la donna è stata gelosa del loro particolare legame spirituale. Dal forte attaccamento alla morale e alle tradizioni, è un uomo buono e, seppur conscio dei pericoli che il ritorno di Ronit avrebbe comportato, ha ritenuto giusto che sapesse della morte del padre. Dovid ha il volto dell'attore Alessandro Nivola, già visto in American Hustle - L'apparenza inganna, The Neon Demon e A Beautiful Day.