Trama
Ronit, figlia di un noto rabbino di Londra, fugge a New York per vivere la propria vita di donna libera. Otto anni dopo, in occasione della morte del padre, rientra nella capitale inglese ma la comunità ebraica a cui appartiene non ha dimenticato la sua disobbedienza.
Approfondimento
DISOBEDIENCE: DAL ROMANZO DI NAOMI ALDERMAN
Diretto da Sebastián Lelio e sceneggiato dallo stesso con Rebecca Lenkiewicz, Disobedience racconta la storia di una donna che, dopo la morte del padre rabbino, torna nella sua comunità ebrea ortodossa e genera scandalo quando mostra un particolare interesse nei confronti di una vecchia amica. Tutto ha inizio quando Ronit Khrushka, fotografa che viva la sua vita a New York, apprende la notizia della morte del padre, il rabbino Rav, a Londra, decidendo di far rientro nella capitale inglese e immergersi nella stessa comunità che anni prima non aveva accettato il suo spirito libero. Ad accoglierla trova Dovid Kuperman, suo amico che per il rabbino era come un figlio, e l'ostilità degli altri che credeva oramai superata. Più che addolorata, Ronit è arrabbiata per non essere stata informata delle condizioni di salute del padre e per il necrologio in cui si afferma che era senza figli. Con stupore, scopre anche che Dovid ha sposato Esti, una loro ex migliore amica divenuta insegnante in una scuola femminile ortodossa. Tra le due donne, esistono vecchi conti in sospeso che le pongono in una posizione di evidente disagio. Il passare dei giorni porterà alla luce quale forte legame intercorra tra le due donne.
Con la direzione della fotografia di Danny Cohen, le scenografie di Sarah Finlay, i costumi di Odile Dicks-Mireaux e le musiche di Matthew Herbert, Disobedience adatta per lo schermo il romanzo Disobbedienza di Naomi Alderman, pubblicato con successo nel 2006. A volerne la trasposizione è stata l'attrice Rachel Weisz, che lo ha proposto alla produttrice Frida Torresblanco, come la stessa ha spiegato: "Ero alla ricerca di un progetto che avesse al centro delle donne forti, intelligenti e determinate. Ciò che più mi ha colpito del romanzo è stato il modo in cui tratta il tema della trasgressione e della disobbedienza di due donne. Nel mondo in cui viviamo, la trasgressione non suscita più scalpore e la parola tabù quasi non esiste più. Il termine disobbedienza vuol dire poco o niente. Le due parole però assumono un significato diverso se si riferiscono a una piccola comunità chiusa, come quella ebraica ortodossa della parte settentrionale di Londra. Una storia di trasgressione e disobbedienza all'interno di un microcosmo ordinato e tradizionalista come quello si tramuta inevitabilmente in un grande dramma universale con cui tutti devono fare i conti".
Il cast
A dirigere Disobedience è Sebastián Lelio, regista e sceneggiatore di origine cilena, il cui film di esordio, La sagrada familia, nel 2006 è stato premiato al San Sebastian Film Festival. Con il supporto del Festival di Cannes, nel 2009 ha realizzato la sua opera seconda, Navidad, mentre ha affidato al Festival di… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (8) vedi tutti
Per la prima volta, Sebastian Lelio ha girato un film lontano dal suo Cile, interamente in lingua inglese per una produzione americana, come quasi tutti gli attori. Da vedere!
leggi la recensione completa di laulillaArgomento interessante ma film lento lento e noioso
commento di Artemisia1593L'ennesima storia d'amore Saffico contrastata dalla comunità. Piuttosto superficiale nell'analisi dei rapporti tra i personaggi.
commento di iroUn film pieno di dettagli,silenzi e sguardi,dietro una cultura molto distante dalla nostra,da non perdere.
commento di ezioL'uomo fra tutte le creature è l'unico che ha il potere di disobbedire.
leggi la recensione completa di champagne1Immagino che a pochissime persone interessi la Cultura Ebraica, il mondo Yddish. E se vi consigliassi un film recente, che parla di cultura ebraica, ma in modo diverso dal solito?
leggi la recensione completa di noventanoFilm di costruzione magistrale , immagini dense di umori, sensazioni, spinte dal profondo trattenute a stento.
leggi la recensione completa di yumefilm piuttosto calibrato nell'ambientazione, nella caratterizzazione dei personaggi e nella scrittura, tutto sommato anche più riuscito del tanto osannato Una mujer fantastica...forse anche perché la Weisz vale sempre la visione.
commento di giovenosta