La recensione su Il domani tra di noi

Tra quanto scritto su carta e la pratica effettiva, sussistono una serie di incognite che, per essere scavallate, richiedono apporti distinti e indispensabili, al fine di assicurare un risultato all’altezza delle aspettative. Così, una ricetta si trasforma in un piatto delizioso solo quando tutti gli elementi finiscono nel posto corretto e non è sufficiente disporre solo di alcuni indiscussi punti di forza.

Nello specifico de Il domani tra di noi, un regista con almeno un paio di opere pregiate alle spalle (Paradise now, Omar), un protagonista granitico e una controparte femminile d’eccellenza assoluta, non salvano la baracca da un fragoroso flop.

In seguito a un intoppo con i rispettivi voli aerei, Ben Bass (Idris Elba) e Alex Martin (Kate Winslet) si affidano al biplano di Walter (Beau Bridges) per non mancare i loro appuntamenti.

A causa di un malore di quest’ultimo, rimangono vittime di un incidente aereo, che li vede precipitare in un’area montuosa degli Stati Uniti.

Per salvarsi, potranno fare affidamento solo su stessi, fidandosi vicendevolmente.

Il domani tra di noi (2017): Kate Winslet, Idris Elba

Nelle spropositate intenzioni dei produttori, Il domani tra di noi voleva recuperare una storia d’amore adulta, come accadeva ai tempi de Il dottor Zivago e La mia Africa.

Al di là di questi metri di paragone completamente fuori portata, il film di Hany Abu-Assad stenta lungo tutta la linea, invischiato com’è in una contingenza stringente e (arci)nota, con numerosi punti di contatto con altri film indirizzati sulla sopravvivenza umana ad alta quota, al cospetto di una natura selvaggia e avversa (vedi Alive – Sopravvissuti e The grey, giusto per fare due esempi esplicativi). Dunque, poggia su un susseguirsi di pericoli di rito, con burroni da evitare, trappole e animali selvatici da fronteggiare senza preavviso, fattori interposti su una traiettoria che vede il destino attuare tiri mancini, con prove estreme da fronteggiare e possibili nuovi orizzonti da abbracciare.

Un armamentario consolidato, scevro di effettivi assi nella manica, peraltro contenente svariate leggerezze, ad esempio, se è vero che una delle prime regole - non scritte ma da rispettare - prevede che un cane non possa mai morire, parimenti farlo passare più volte per miracolato, è eccessivo.    

In questo modo, l’indice dell’improbabilità rischia di finire ripetutamente fuori controllo, una situazione precaria che nemmeno i pur validi protagonisti riescono a sviare. In tal senso, nulla da eccepire sulla presenza scenica di Idris Elba e Kate Winslet, purtroppo imbottigliati in un’alchimia quanto mai stentata.

Il domani tra di noi (2017): Kate Winslet, Idris Elba

Detto che Il domani tra di noi non è una pellicola dagli esiti catastrofici, rimane una delusione in virtù dei presupposti. Per lo più, brancola nel buio, esattamente come capita ai due malcapitati protagonisti sulla neve, non valorizza il dissidio tra istinto e ragione, con i sensi in perenne combutta, e la svolta sentimentale è stritolata tra le contrapposte necessità di coinvolgere emotivamente e di non impantanarsi nelle soluzioni più scontate.

Così, pur avvalendosi di un’esecuzione en plein air, che ha sfidato temperature crollate fino a 38 gradi sotto zero, il rischio anonimato è dietro l’angolo, il voltaggio rimane basso e il risultato non sfugge da un’aurea mediocritas con insidiose tendenze al ribasso.   

Evanescente e risicato.