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Anon

Regia di Andrew Niccol vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Anon

di axe
6 stelle

In un prossimo futuro - o un presente "alternativo" - le tecnologia consente un controllo totale sulle persone e sulle cose. E' possibile reperire informazioni su un oggetto o su una persona semplicemente guardandoli; è possibile altresì "riprodurre" i propri o altrui ricordi come fossero semplici filmati. In questo mondo, non possono non avere particolare importanza gli hacker capaci di cancellare, modificare o sostituire le informazioni digitali rese disponibili tramite una semplice volontà. Proprio ad uno di loro si pensa, quando, nell'indagare su una sequenza di omicidi perpetrati con ogni evidenza dalla stessa mano, i detectives scoprono che i ricordi dei morti - i quali finiscono, come tutti gli altri, in una immensa banca dati chiamata Ether - sono stati alterati, e non consentono l'individuazione del killer. L'investigatore Sal Frieland collega questa modalità operativa alla circostanza casuale di aver incrociato, camminando in strada, una ragazza che risulta non identificabile, e, pertanto, in grado di compiere azioni senza che nessuno lo sappia; compreso che le vittime degli omicidi sono accomunate dall'avere qualcosa da nascondere, Frieland, si rende disponibile per fare da esca. Un film poliziesco dall'ambientazione fantascientifica, la quale fornisce i giusti spunti per una storia originale, e non molto semplice da seguire. E' infatti indispensabile comprendere ed accettare il postulato fantastico - il costante collegamento "neurale" tra le menti delle persone e con la banca dati Ether - per apprezzare l'evoluzione della vicenda, e la caratterizzazione della protagonista femminile, giovane donna la quale, grazie ad una particolare forza di volontà, è riuscita ad eliminare sè stessa dal database, creando un pericoloso precedente del quale i custodi dello status quo - i superiori del detective Frieland - vorrebbero cancellare l'esistenza. Per questo motivo, entrano in contrasto con Sal, il quale, dopo esserne stato incuriosito, intreccia un particolare rapporto con la donna, e non perde di vista la necessità di scovare l'autore dei delitti, che potrebbe coincidere con la stessa. L'ambientazione è ridotta ad esterni di una città fredda ed indifferente; interni privi di personalità. Il regista predilige colori freddi e scuri - i quali pongono in risalto il costante "flusso di dati" che appare su schermo, creando un'atmosfera di oppressione che ben si concilia alla consapevolezza di ogni personaggio di essere costantemente sotto controllo. Ottima, inoltre, la colonna sonora, basata su arrangiamenti elettronici.Discreta prova per gli attori che interpretano i protagonisti, i quali godono di un certo approfondimento. Frieland è una persona sofferente, a causa della perdita del figlio e della conseguente fine del matrimonio; la misteriosa ragazza è determinata nel contrastare l'"onniveggenza" del sistema non per fini personali, ma perchè non lo ritiene giusto. Realizzato mediante un'intelligente fusione di due generi, questo film mi è piaciuto per l'efficace tratteggio di una realtà alternativa nella quale all'evoluzione tecnologica non è corrisposta un'identica evoluzione morale, particolare che dovrebbe aiutarci a riflettere circa quanto, già oggi, gli strumenti di "tecnocontrollo" influiscano sui nostri costumi e sulle nostre libertà. Un po' meno per la trama in sè, che ho trovato, oltremodo complessa e, a volte, un po' confusa.

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