Regia di Roman Polanski vedi scheda film
Polanski dirige con classe ed eleganza un inquietante thriller psicologico. Seppur affrontando un materiale non certo originale, immerge lo spettatore in un'atmosfera tesa e angosciante, mescolando abilmente le carte tra realtà ed immaginazione e giocando con l'immortale tema del doppio.
Delphine (Emmanuelle Seigner) , scrittrice di successo ma in crisi creativa dopo la pubblicazione del suo ultimo libro, tormentata da una vita personale complicata e da minacciose lettere anonime, incontra casualmente (?) Elle (cioè Lei) (Eva Green) ghost-writer di autobiografie di personaggi famosi e sua dichiarata ammiratrice, che inizia ad insinuarsi nella sua vita in un rapporto sempre più stretto. La bisognosa Delphine accetta di buon grado l'amicizia dell'enigmatica Elle ed il crescere della sua diabolica influenza, diventandone progressivamente sempre più succube. Così, mentre Delphine perde sempre più il controllo sulla propria vita, Elle diventa sempre più spavalda ed aggressiva nel suo esercitare un controllo soffocante, tentando di costringere l'autrice ad abbandonare i romanzi di finzione per tirar fuori il suo fantomatico “libro nascosto” e separandola sempre di più dalla sua cerchia di amicizie ed affetti.
Con il suo ultimo film, scritto insieme al regista francese Olivier Assayas, (in originale beffardamente intitolato D'après une histoire vraie", cioè "Tratto da una storia vera") Polanski dirige con classe ed eleganza un inquietante thriller psicologico, immergendo lo spettatore in un'atmosfera tesa e angosciante, mescolando abilmente le carte tra realtà ed immaginazione, tessendo una destabilizzante trama di sospetti all'interno degli spazi chiusi in cui sceglie di ambientare la vicenda (l'appartamento parigino di Delphine, la casa di campagna)
Centrale è il sempre affascinante tema del doppio, con le due donne che si rispecchiano l'una nell'altra e che si avvicinano progressivamente fino ad entrare in simbiosi ed assomigliarsi anche fisicamente.
L'anziano regista sa presentare in maniera fresca un materiale non del tutto originale e riesce a coinvolgere lo spettatore fino all'ultima sequenza (bellissima tra l'altro, col titolo del nuovo libro che passa dalla carta stampata ai titoli di coda.).
Tra le due brave protagoniste spicca, per fascino morboso e magnetico, una splendida Eva Green.
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