Trama
Pierre, vedovo e in pensione, non esce di casa da due anni. Ha scoperto però le gioie di internet grazie ad Alex, un giovane assunto da sua figlia per insegnargli le basi per usare un computer. Su un sito di incontri, la giovane e bella Flora63 è stata sedotta dal fascino di Pierre e gli propone di vedersi. Pierre accetta ma ha un grosso problema: la foto che ha spacciato come sua è in realtà di Alex. Dovrà allora tentare di convincere Alex a incontrare Flora al posto suo.
Approfondimento
UN PROFILO PER DUE: UN ANZIANO, INTERNET E LA FOOT SBAGLIATA
Diretto e sceneggiato da Stéphane Robelin, Un profilo per due racconta la storia di Pierre, un vedovo in pensione, alle prese con le gioie (e gli inganni) del web. Solitario, Pierre non esce di casa da due anni quando il giovane Alex, assunto da sua figlia per insegnargli le basi del computer, gli fa scoprire le infinità possibilità che regala internet. Su un sito di incontri e appuntamenti al buio, Pierre si imbatte in "Flora63", una donna che rimane conquistata dal suo romanticismo e dai suoi modi gentili. Ben presto, per i due arriva il momento in cui si decide per un incontro: a fare il primo passo è Flora e Pierre accetta. Sorge però un problema: l'anziano vedovo ha messo come foto del suo profilo un'immagine di Alex e non una sua. Dovrà dunque far di tutto per convincere il suo "maestro" a incontrare la bella Flora al posto suo.
Con la direzione della fotografia di Priscila Guedes, le scenografie di Patrick Dechesne e Alain-Pascal Housiaux, i costumi di Petra Fassbender e le musiche di Vladimir Cosma, Un profilo per due ha come protagonista un eroe settantenne e ha spiegarne le ragioni è lo stesso regista: "Le persone anziane mi toccano. Mi piace il loro modo di inventare storie, di cacciarsi inconsapevolmente nei guai e di trovare soluzioni. Quando si è anziani, tutto si fa più complicato ma non ci si arrende. Per me, è questa la vera definizione di eroe, un individuo che deve combattere contro ciò che gli riserva la vita e accettare un certo numero di cambiamenti. Avevo già affrontato la questione della vecchia in E se vivessimo tutti insieme?, il mio precedente film, in cui un gruppo di settantenni alle prese con acciacchi e malattie inizia a vivere in una sorta di comune. Un profilo per due è una sorta di continuazione e apre la strada a nuove situazioni dettate dal coinvolgimento di persone appartenenti a una diversa generazione. Del resto, Un profilo per due offre un faccia a faccia diretto tra un vecchio signore e un giovane uomo che potrebbe essere suo nipote. A fare da tramite è il simbolo della modernità per eccellenza: internet, strumento che ha creato un profondo gap tra i giovani e coloro che appartengono alle generazioni precedenti. Internet permette a chiunque, a qualsiasi ora della giornata, di entrare in contatto con tutto il mondo, di comunicare, di viaggiare, di sognare, di crearsi una falsa identità e persino di innamorarsi. Ed è questo che accade della mia storia: Pierre si innamora di una giovane donna conosciuta virtualmente ma non è in grado di mostrarsi per quello che è, usando una foto di Alex al posto della sua. Ciò fa della storia una sorta di Cyrano de Bergerac dei nostri tempi: Pierre diventa Cyrano, Alex Christian e la bella Flora Roxane. Ma i paragoni con l'opera di Rostand finiscono qui: il mio film è una commedia e ha il lieto fine".
Il cast
A dirigere Un profilo per due è il regista e sceneggiatore francese Stéphane Robelin. Dopo aver lavorato come regista di spot pubblicitari, programmi televisivi e documentari, Robelin ha diretto il suo primo lungometraggio nel 2004, realizzando con Real Movie un'opera peculiare con il punto di vista di una camera… Vedi tutto
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Commenti (6) vedi tutti
Molto (molto) paraculo, ma gli riconosco delicatezza e assenza di volgarità "gratuita", che non é poco. Voto: 6-
commento di Roberto MorottiSolito Film del tipo ultimamente visionabile su "Rai 3" quindi abbastanza palloso anche se dalla Trama pensavo fosse almeno carino.Non male qualche Attrice.voto.4.
commento di chribio1Quasi un dogma l'alta qualità delle commedie francesi!
leggi la recensione completa di starbookLa parabola dello sfigato: amo te ma scopo col un altro.
commento di SladkiiLa miglior qualità del film è che non promette nulla più di ciò che effettivamente dà: novanta minuti di leggerezza e qualche sincera risata. Il finale melenso e scontato, addirittura con pretese "drammatiche" che farebbero la gioia di un produttore RAI, toglie molto al film, che fino all'epilogo "morale" si mantiene frizzante, brioso e godibile.
commento di andenkoIn pratica Cyrano anziano al tempo dei siti d'incontri. Un meccanismo comico preciso e ritmato che dà quel che promette: equivoci, pasticci buffi e buonumore costante. Esagera quando vuole anche commuovere, ma per il resto è un orologino svizzero, non nuovo nè pregiatissimo, ma comunque svizzero.
commento di Utente rimosso (SillyWalter)