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Tonya

Regia di Craig Gillespie vedi scheda film

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La recensione su Tonya

di LAMPUR
9 stelle

FESTA DEL CINEMA ROMA 2017

 

Margot Robbie

I, Tonya (2017): Margot Robbie

 

 

Mockumentary di estremo livello cinematografico, una contaminazione realtà/ fiction studiato con cura certosina.

A cominciare dall’episodio prescelto, esattamente non tra i più edificanti della storia sportiva: la pattinatrice Tonya Harding coinvolta nell’ideazione di un pessimo gesto intimidatorio nei confronti di una sua diretta concorrente alle Olimpiadi del 1994.

Facile esaltarsi e fare cinema su un fatto vero, con protagonista un eroe, come accade per il comunque ottimo Stronger.

 

 

Allison Janney

I, Tonya (2017): Allison Janney

 

 

 

Più complicato entrare nelle pieghe dello spirito di personaggi controversi e tecnicamente negativi, come Tonya Harding, con “un biopic che sembra girato dai fratelli Coen”, solo per citare Variety.

 

Ho amato questo film, e questa pattinatrice sbalestrata, talentuosa, di bassissima estrazione sociale, autentica, coraggiosa, trasgressiva e maltrattata; e rude, maleducata, sgraziata.. tranne quando volava sui suoi pattini raggiungendo vette altissime, la prima a tentare un triple Axel - salto pazzesco piroettando ed atterrando praticamente al buio - cosa che le altre non azzardavano neanche in allenamento.

 

Uno sport dove troppo spesso è protagonista un'apparente grazia pat(t)inata, e dove le giurie guardano alla spirituale, elegante, incorporeità dei movimenti, proprio quando Tonya irrompe con la sua potenza e la sua energia, il fumo e il rock duro, a spezzare riti e consuetudini.

 

 

Sebastian Stan, Margot Robbie

I, Tonya (2017): Sebastian Stan, Margot Robbie

 

 

E ci si infila così nella sua vita sregolata, tra mirabolanti interviste da docufilm, con una mamma paranoica e protagonista (l'incredibile Allison Janney), un marito violento e pazzoide, ed un contorno di personaggi tutti borderline, che creano film nel film, con i loro eccessi ed i loro caratteri.

Una donna dapprima osannata, che in attimo ha avuto contro l’America intera, l’intera opinione pubblica; ed un film che tenta, e riesce, a fartela amare.

 

Margot Robbie non solo splendida attrice, ma anche produttore; si affranca del suo ruolo da sex symbol sfornando una prestazione attoriale pazzesca, tra pianti isterici, cazzotti, urla liberatorie, mesi sui pattini a studiare.

Non mi meraviglierei affatto se il prossimo Oscar fosse suo.

Un triple Oscar anzi: film, Margot Robbie e Allison Janney.

Altro che Olimpiadi.

 

 

Margot Robbie, Sebastian Stan

I, Tonya (2017): Margot Robbie, Sebastian Stan

 

 

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