Regia di Craig Gillespie vedi scheda film
La pellicola in questione ha un solo limite, il soggetto, che per quanto sia trattato bene, non consente al regista di toccare alcuni tasti che potrebbero rendere il film un capolavoro. Si sguazza nell'America redneck, persone rozze, litigiose, senza vergogna e senza denaro, la feccia della società, il regista adotta una chiave di lettura pungente e tagliente, una lente d'ingrandimento spietata che non ha compassione di nessuno. I personaggi che popolano la vicenda sono caratterizzati in modo strepitoso, è difficile giudicare se siano più abbietti o stupidi, gli attori forniscono tutti una interpretazione di altissimo livello, in particolare Allison Janney strappa applausi a scena aperta, ed è stata giustamente premiata con un Golden Globe, un Oscar, il Premio BAFTA, il Critics' Choice Award e lo Screen Actors Guild Award. La sostituzione del viso di Margot Robbie sul corpo della pattinatrice che esegue le evoluzioni ha dell'incredibile, in questi casi gli effetti speciali sono pienamente giustificati, anche perché non se ne percepisce affatto la presenza. In mezzo a tanto cinema mediocre, questa pellicola rappresenta un'isola felice.
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