Regia di David Ayer vedi scheda film
Buonissima idea che si trasforma in un occasione persa .
Visto che il film e’ stato preceduto da una campagna pubblicitaria imponente , tutta rivolta al consacramento e alla divulgazione della piattaforma Netflix tanto da non poter cambiare canale in tv senza cascarci dentro, mi sono sbattuto un po per reperire il film con una buona qualita’ video e audio e me lo sono goduto come si diceva una volta in primetime svaccato sul divano di casa. L’idea iniziale e’ davvero avvincente visto che ipotizza un prossimo futuro dove Elfi, Umani, ed Orchi convivono piu’ o meno pacificamente sul pianeta. Le stratificazioni sociali pero’ sono molto nette ed evidenziate con i dialoghi tra protagonisti e la colonna sonora le rimarca sin dall’inizio. Gli Elfi sembrano essere quelli che se la passano meglio sia sotto l’aspetto economico che di qualita’ di vita, ricchi sia d’aspetto che di portafoglio. Gli umani stanno nel loro recinto, prendendo le distanze sia dagli uni che dagli altri e conducono le loro vite tra alti e bassi. Infine agli Orchi sembrano spettare le manovalanze con una settaria vicinanza agli extracomunitari dei nostri tempi. Al buon Will Smith , poliziotto esperto e rispettato tocca in dote come compagno l’unico orco poliziotto della citta’ , non il massimo considerando pure che il corpo di polizia intero non sopporta la presenza dell’alieno tra di loro. Le cose per lui si mettono subito male e durante una pausa di un pattugliamento viene colpito a morte senza che il collega orco possa far nulla per evitarlo se non rincorrere inutilmente il criminale suo simile . Il nostro eroe ne esce semimorto e quando si riprende i problemi son rimasti sul tappeto. A questo punto il film invece di approfondire le tematiche dei rapporti sociali tra gli elementi pensanti sul pianeta preferisce virare pesantemente sull’azione fine a se stessa inscenando una lotta sanguinosa tra inseguimenti e ammazzamenti vari per prendere possesso di una sorta di bacchetta magica in grado di esaudire qualunque desiderio del possessore. Peccato che ne’ il regista ne’ gli sceneggiatori si ricordino di noi spettatori, catapultati improvvisamente in questa dimensione senza conoscerne le cause ne’ tantomeno i precedenti, ma soltanto intuendone le mirabolanti possibilita’ osservando il grado di sfracelli che genera lo scettro del potere tra i contendenti. Nel finale si assiste alle solite battaglie truculente senza esclusione di colpi che sfociano comunemente in quella che noi europei chiamiamo “americanata” . Inutile a questo punto del film inserire un paio di dialoghi tra l’orco poliziotto, il nostro eroe e gli elfi “buoni” durante i quali la storia si chiarisce e si dipana un pochino: ormai la frittata e’ compiuta. In definitiva la classica occasione persa fondata su di una buona idea , ma sfracellata (per restare in tema di quel che si vede sullo schermo) in nome di un azione che non decolla mai realisticamente e nonostante l’enorme budget a disposizione.
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