Regia di Lars von Trier vedi scheda film
Progetto ambizioso di Von Trier che spicca per una tecnica eccellente ma manca alcuni degli obbiettivi - all'apparenza - prefissati. Notevole ma prolisso e dal ritmo a tratti troppo lento.
Ci sono vari livelli su cui poter leggere questa pellicola di Von Trier, tutti validi. Sicuramente i due aspetti più notevoli riguardano la tecnica, in senso lato, e i contenuti. Quanto alla tecnica, c'è di che sbavare su ogni ambito: quella registico - notevole -, quello della fotografia, quello della recitazione di un Matt Dillon mai così bravo e di un Bruno Ganz agli sgoccioli ma ancora incisivo e, infine, quello dei dialoghi davvero efficaci e interessanti. Il Cinema con la maiuscola c'è e si gode tutto. Quanto ai contenuti, l'obbiettivo è ambizioso e difficile ma tutto sommato il regista lo raggiunge: il parallelo col capolavoro letterario (che non nomino per non spoilerare) regge perfettamente nelle prime due ore, per arrivare un po' tirato di forza nel finale che in ogni caso riesce a chiudere il cerchio, in qualche modo. Ciononostante, ritengo questo film di Lars Von Trier non riuscito o comunque non all'altezza delle aspettative. Non c'è la genialità che ci si aspetterebbe, lo sviluppo è abbastanza piatto e la tensione psicologica, per quanto sempre presente, viene smorzata non di rado dal ritmo davvero soporifero. Resta un bel film, sicuramente consigliato ai cinefili.
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