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La casa di Jack

Regia di Lars von Trier vedi scheda film

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Mike.Wazowski

Mike.Wazowski

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La recensione su La casa di Jack

di Mike.Wazowski
1 stelle

Il mio amico Lars è tornato e per (s)fortuna mia è ancor più peggiore del precedente, altrimenti non mi sarei ritrovato a scrivere queste parole vomitevoli, in grazia di chi mi ha definito tale.

Jack è un ingegnere ossessivo compulsivo isterico nella pulizia, fallito nella professione che costruisce nella giornata solo e soltanto modellini della propria futura casa, si crede pure un mancato architetto fallito nei desideri tanto che vorrebbe costruire da solo la villetta senza l’uso di manodopera alcuna e ancor di più senza nessun mezzo edile a parte una betoniera (?).

 

Il fallimento della sua professione di ingegnere come quella del mio amatissimo Lars come regista è di non avere le fondamenta qui come Jack non le ha costruendo casa direttamente sul piano della terra senza scasso alcuno, probabilmente all’università ci andava ma la trovava sempre chiusa e alla fine la laurea se la è stampata con Photoshop. Jack per distrarsi da tutto questo daffare giornaliero si costruisce una nuova professione, quella del serial killer (Mister Raffinatezza) che dura fin troppo tempo trascurando i casi fortuiti di meteo e giurisdizione ha dalla sua l’incapacità dell’intero mondo investigativo di una nazione, che non lo colloca in nessun omicidio dato che non usa quasi mai i guanti, neppure quando manda le foto dei suoi omicidi alle redazioni dei giornali, e attacca mammelle al tergicristalli sempre a mani nude, tanto che si può tranquillamente affermare che pure l’ausiliario del traffico potrebbe arrivare a suonargli il campanello di casa.

 

Comunque come nel precedente Nymphomaniac Lars si ricopia, costruendo la storia su un racconto off di Jack e dei suoi omicidi rivolgendosi a un interlocutore di nome Verge  (Virgilio), che non sappiamo chi essere fino alla fine e riempie le storie dividendole in Incidenti i quali vengono ricondotti con elucubrazioni mentali di nozioni spicciole, alla musica di Glenn Gould, all’architettura gotica e alla campata ad arco tondo per passare al crick, fino all’uva in putrefazione con la muffa nobile e il vino da dessert, finanche allo Stuka tedesco comprese le regole etiche della caccia, e come sempre Lars hai rotto il CENSORED

 

Se hai un problema risolvilo diventando un Serial Killer dice lo slogan. CHIAMA ORA NON ASPETTARE Lars saprà darti tutte le risposte che ti servono, ma sappi che per nostra fortuna ti centreranno subito nel momento che sorpassi il primo lampione.

 

Insomma ricapitolando Jack è solo la pallida copia dei serial killer cinematografici di storia passata, disturbato come Michael Myers, nozionistico come Benoit "Ben" Patard, ingegnoso come Jonathan Kramer, sadico come Mickey Knox e intelligente come Annibal Lecter ma alla fine è solo porannoi uno che comunque uccide bastardamente le persone in una sequenza di scene disturbanti(?)

 

La risposta può essere SI se solo non si siano visti esempi prima, tra cui i citati sopra e includendo altri film come Jude di Winterbottom, Funny Games di Haneke, Sinister di Derrickson, distretto 13 - le brigate della morte di Carpenter e letture come The Walking Dead di Kirkman, dove ognuno di loro ha un filo conduttore con Jack, ma come dicevo sono arrivati prima.

 

Considerazione su film di questo genere supportati da un battage pubblicitario di svenimenti e uscite dalla sala, a mio avviso nuoce gravemente al film nel suo complesso perché specialmente in questo caso la noia assale e scatta la voglia enorme ad andare a passo x2 per arrivare il prima possibile all’incidente successivo e l’orso ti assale nel momento in cui melancholicamente Lars inizia con rallenty esasperati allora si che cerchiamo pure il x3.

 

Il primo incidente potrebbe essere quasi "giustificato" per ovvi motivi, e con molta riserva potrebbe accostarsi con questi altri MILANO, JACKIE.  Ammettetete che non ci avete pensato!

 

[NdA] Tutti siamo liberi di leggere, oppure andare da chi la pensa esattamente come noi e non cerco proseliti ne cerco di fare una campagna contro Lars, tutti siamo liberi di guardarlo osannandolo o disprezzandolo, ognuno è libero di pensarla come vuole senza ledere il diritto di altri.

 

E comunque “caso mai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!”

Truman Burbank

 

però mi dispiacerebbe!

Mike Wazowski

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Ultimi commenti

  1. undying
    di undying

    Complimenti per l'accostamento (che ci sta davvero) tra il primo incidente e la furia devastante di Rocco/Adorf nello splendido Milano calibro 9. No, io non ci avevo davvero pensato. Mi pare di capire che questo film ti abbia deluso più del solito, ovvero che Trier non sia regista tra i tuoi preferiti. Anche se io ne ho espresso un parere completamente diverso, devo però ammettere che le tue perplessità sono più che giustificate. E che la trascuratezza con cui vengono messi in atto i delitti è (volutamente?) inadeguata al contesto. Notevoli anche i film che metti a confronto, in particolare Sinister. Un punto di vista, il tuo, sincero e onestamente apprezzabile, al di là delle differenti valutazioni...
    Ciao.

    1. Mike.Wazowski
      di Mike.Wazowski

      al di la delle differenti valutazioni, solitamente vengo
      spinto alla visione dei film di Lars dal mio amico @Starbook, che se non fosse stato messo online saremmo andati a vederlo quasi sicuramente al cinema, ma non c'è neppure una data disponibile italiana (?). Non sono un fans sfegatato del regista, e questo non è difficile da capire, però la curiosità di tutto il polverone mediatico che di solito avvolge il nuovo lavoro, mi spinge a guardarlo anche perché come potrei non infastidire "bonariamente" Starbook. Comunque considero Dancer in the Dark uno dei migliori film che abbia visto di Lars , lo vidi al cinema e Bjiork è meravigliosa film insostenibile ma nello stesso tempo il più paraculo per me, perché può piacere "quasi a chiunque. Non è nei miei 100 ma poteva pure starci tanto che nella mia lista comunque è menzionato ;-) un saluto Mike Ps per me la trascuratezza di Jack è voluta e come, ma è troppo!

    2. undying
      di undying

      Pensa che a me Trier non ha mai entusiasmato prima d'ora. Al contrario. Dovrò seriamente riprendere a mano la sua filmografia e rivederla con occhi diversi...
      Un saluto a te e anche a Starbook se lo senti...
      Ciao

  2. champagne1
    di champagne1

    brillante come al solito e provocatorio: così ottieni l'effetto di invogliare ad andarlo a vedere per cercare di confutare le tue impressioni; ciao

    1. Mike.Wazowski
      di Mike.Wazowski

      Infatti più che far evitare la visione, preferisco sempre e comunque che il film venga visto, perché astenersi? Sai quanti film ho evitato per critiche negative e poi quando li ho visti successivamente mi sono piaciuti, vederli è la cosa più bella! Grazie, gentile come sempre ;-) un saluto Mike

  3. ezio
    di ezio

    i film precedenti del regista mi avevano anche ammaliato,questo proprio mi ha fortemente deluso,troppe spiegazioni,troppe vebosita'....troppo di troppo,alla fine invece di assistere a un film thriller-horror si assiste comodamente a una commedia....neanche tanto scabrosa (io ho visto la versione uncensored)....grazie del tuo commento.

    1. Mike.Wazowski
      di Mike.Wazowski

      ma forse sfociare sulla commedia ridicola, su un parossismo di violenza spicciola era pure quello che Lars ricercava e voleva, chissà! E anche la verbosità dipende da come ci si approccia, personalmente io la trovo un esasperazione su argomenti che possono essere pure interessanti ma qui vengono spiegati inseriti e incastrati come si fosse all'interno di una "settimana enigmistica", insomma dare degli spiegoni casuali come fossero la verità assoluta di qualsiasi perversione è qualcosa che mi irrita. Grazie a te del commento.

  4. blualberto1966
    di blualberto1966

    Recensione simpatica e arguta ; a proposito delle mancanze nelle azioni dell'assassino, penso che in fondo a Von Trier non interessasse raccontare una storia credibile, gli autori interpretano le cose in maniera originale,vedi il finale,che mi è piaciuto e che ha interrotto la serie di misfatti,che potevano, giustamente come dici,essere raggiunti,durante la visione, a passo X 3,infatti ,in streaming,ho accorciato il film di un quarto d'ora,ovviamente l'ho visionato a notte fonda. Saluti

    1. Mike.Wazowski
      di Mike.Wazowski


      Diciamo che Lars non è proprio nelle mie corde, il suo incedere lento nella regia con le inutili sovrabbondanze di aneddoti, spiegoni e comparazioni su il suo argomento "della giornata" dopo un po stroppia, e se nel mezzo metti anche una inverosimiglianza di quello che trovi nel quadro complessivo non mi facilita la visione. E quindi a quel punto mi sopraggiunge la noia, e mi distraggo completamente dalla visione e comincio a guardare oltre l'immagine principale e li difficilmente trovo qualcosa di interessante. Ma sono solo pareri. Grazie per l'interesse. Un saluto Mike

  5. gattomatto
    di gattomatto

    Ognuno può avere le sue idee ma puntualizzare su cose tecniche (i guanti, ecc) in riferimento ad una storia che è un viaggio surreale nella mente di un serial killer, mi lascia perplesso. Non è la chiave di lettura corretta. Non è una disattenzione del regista e non è il focus della narrazione. Tant'è che lui sin da subito cerca di farsi beccare "ma una pioggia improvvisa...".

    È un film profondo che può piacere o non piacere ma che ha una visione ben chiara allo spettatore attento e non prevenuto.

    Il resto è muffa nobile.

    1. Mike.Wazowski
      di Mike.Wazowski

      diciamo che Jack ha molti più punti in comune con l'ispettore Clouseau che con gli influenti "mostri" citati nella mia opinione, perché la sua genialità è legata più alla sua fortuna atmosferica e a un manipolo di investigatori inesperti, che a una vera perspicacia come serial killer.
      Semplicemente dal mio punto di vista, che non è come sempre dico una verità, Jack è un completo idiota che si autodefinisce un serial killer audace, quando in realtà non eccelle assolutamente come personaggio cinematografico rispetto ad altri ben più memorabili suoi precedenti. E nessuna disattenzione da parte di Lars, ormai i suoi personaggi sono questi, è solo questione di farseli digerire o meno e se comunque a un spettatore "attento" sfuggono le basi tecniche (si fa per dire) che si imparano nella prima stagione di Colombo del 1968, senza scomodare le più recenti Crime allora c'è poco da aggiungere. Un saluto

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