Regia di Lars von Trier vedi scheda film
Il mio amico Lars è tornato e per (s)fortuna mia è ancor più peggiore del precedente, altrimenti non mi sarei ritrovato a scrivere queste parole vomitevoli, in grazia di chi mi ha definito tale.
Jack è un ingegnere ossessivo compulsivo isterico nella pulizia, fallito nella professione che costruisce nella giornata solo e soltanto modellini della propria futura casa, si crede pure un mancato architetto fallito nei desideri tanto che vorrebbe costruire da solo la villetta senza l’uso di manodopera alcuna e ancor di più senza nessun mezzo edile a parte una betoniera (?).
Il fallimento della sua professione di ingegnere come quella del mio amatissimo Lars come regista è di non avere le fondamenta qui come Jack non le ha costruendo casa direttamente sul piano della terra senza scasso alcuno, probabilmente all’università ci andava ma la trovava sempre chiusa e alla fine la laurea se la è stampata con Photoshop. Jack per distrarsi da tutto questo daffare giornaliero si costruisce una nuova professione, quella del serial killer (Mister Raffinatezza) che dura fin troppo tempo trascurando i casi fortuiti di meteo e giurisdizione ha dalla sua l’incapacità dell’intero mondo investigativo di una nazione, che non lo colloca in nessun omicidio dato che non usa quasi mai i guanti, neppure quando manda le foto dei suoi omicidi alle redazioni dei giornali, e attacca mammelle al tergicristalli sempre a mani nude, tanto che si può tranquillamente affermare che pure l’ausiliario del traffico potrebbe arrivare a suonargli il campanello di casa.
Comunque come nel precedente Nymphomaniac Lars si ricopia, costruendo la storia su un racconto off di Jack e dei suoi omicidi rivolgendosi a un interlocutore di nome Verge (Virgilio), che non sappiamo chi essere fino alla fine e riempie le storie dividendole in Incidenti i quali vengono ricondotti con elucubrazioni mentali di nozioni spicciole, alla musica di Glenn Gould, all’architettura gotica e alla campata ad arco tondo per passare al crick, fino all’uva in putrefazione con la muffa nobile e il vino da dessert, finanche allo Stuka tedesco comprese le regole etiche della caccia, e come sempre Lars hai rotto il CENSORED
Se hai un problema risolvilo diventando un Serial Killer dice lo slogan. CHIAMA ORA NON ASPETTARE Lars saprà darti tutte le risposte che ti servono, ma sappi che per nostra fortuna ti centreranno subito nel momento che sorpassi il primo lampione.
Insomma ricapitolando Jack è solo la pallida copia dei serial killer cinematografici di storia passata, disturbato come Michael Myers, nozionistico come Benoit "Ben" Patard, ingegnoso come Jonathan Kramer, sadico come Mickey Knox e intelligente come Annibal Lecter ma alla fine è solo porannoi uno che comunque uccide bastardamente le persone in una sequenza di scene disturbanti(?)
La risposta può essere SI se solo non si siano visti esempi prima, tra cui i citati sopra e includendo altri film come Jude di Winterbottom, Funny Games di Haneke, Sinister di Derrickson, distretto 13 - le brigate della morte di Carpenter e letture come The Walking Dead di Kirkman, dove ognuno di loro ha un filo conduttore con Jack, ma come dicevo sono arrivati prima.
Considerazione su film di questo genere supportati da un battage pubblicitario di svenimenti e uscite dalla sala, a mio avviso nuoce gravemente al film nel suo complesso perché specialmente in questo caso la noia assale e scatta la voglia enorme ad andare a passo x2 per arrivare il prima possibile all’incidente successivo e l’orso ti assale nel momento in cui melancholicamente Lars inizia con rallenty esasperati allora si che cerchiamo pure il x3.
Il primo incidente potrebbe essere quasi "giustificato" per ovvi motivi, e con molta riserva potrebbe accostarsi con questi altri MILANO, JACKIE. Ammettetete che non ci avete pensato!
[NdA] Tutti siamo liberi di leggere, oppure andare da chi la pensa esattamente come noi e non cerco proseliti ne cerco di fare una campagna contro Lars, tutti siamo liberi di guardarlo osannandolo o disprezzandolo, ognuno è libero di pensarla come vuole senza ledere il diritto di altri.
E comunque “caso mai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!”
Truman Burbank
però mi dispiacerebbe!
Mike Wazowski
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