Regia di Lars von Trier vedi scheda film
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ORRIBILE, non fatelo guardare a bambini o ragazzi, infatti giustamente vietato.
commento di ArmaLetale75Esercizio stilistico riuscito solo a metà
leggi la recensione completa di siro17Gran bel film
leggi la recensione completa di gattomattoIo adoro Lars von Trier. Film non adatto alle fighe di legno, che mostra come la parte più recondita di noi domina il nostro super Io. Matt Dillon spietato, senza sentimento che uccide a sangue freddo 7.5. Peccato che i suoi film non li trasmettono mai
commento di PepsinaLento, noioso, insensato, insopportabile.. voto 0
commento di stokaiserUn poco Quentin, un po' Fellini,un po' Bergman.Inizio macchiettistico,sopra le righe,dopo si sviluppa la personalità del protagonista.Un vero psicopatico che macella le persone, anche di famiglia,ma aborrisce la caccia,per poi cambiare parere,come avviene per tutta la storia, ricercando un se stesso che già a dieci anni seviziava "Un paperino"....
commento di stany11Altamente angosciante..ormai sono troppo vecchio e troppo normale per questi film
commento di riorobFilm terribile! Un vero horror! Non per tutti, solo per stomaci forti. Il film lascia il segno in chi lo vede. Ben fatto, ottima regia. Disturbante! Voto: buono. Sicuramente vietato ai minori.
commento di Yusaku87Uno snuff movie allucinato. La ricerca del macabro per il gusto di farlo, o di shoccare
commento di Aiace68Progetto ambizioso di Von Trier che spicca per una tecnica eccellente ma manca alcuni degli obbiettivi - all'apparenza - prefissati. Notevole ma prolisso e dal ritmo a tratti troppo lento.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloIl titolo italiano è ancora una volta improprio; quello originale è l’inizio di una filastrocca cumulativa, ovvero di una popolare ninna-nanna che sembra raccontare una fiaba ma che è invece costruita accumulando, per richiamo logico ma senza sviluppo narrativo, azioni correlate a quelle dei versi precedenti.
leggi la recensione completa di laulillaLezioso e un po' narciso. Qualche spunto interessante, ma mi sono anche un po' annoiato.
commento di albiclaTrier non si stanca di rappresentare gli aspetti più oscuri della vita e dell’animo umano: qui lo fa attraverso la rappresentazione di un uomo assolutamente malvagio, che ammazza e tortura per diletto. Film inquietante e disturbante, che trasmette una vera sensazione di malessere e che raggiunge - dunque - il suo obiettivo. Voto 7,5/10.
commento di alexio350...è, soprattutto, un (bel) film stanco.
leggi la recensione completa di mckVon Trier, con evidente intento provocatorio, scrive e dirige uno dei più insostenibili film sui serial killer. Ammantato da una antitetica vena ironica, The house that Jack building porta sullo schermo il peggior individuo (cinematograficamente parlando) mai visto. Finale allucinante, che allenta il livello di insopportabile cinismo. Singolare.
leggi la recensione completa di undyingUno psicopatico ingegnere combattuto tra desiderio di salvezza e conquista dell'assoluto trova un confessore. Smentirà la sua convinzione che " nel mondo nessuno è disposto ad aiutare un altro"?
leggi la recensione completa di KurtisonicThe House That Jack Built si configura certamente come un’opera affascinante, sia pur allo stesso tempo ripugnante ed a tratti esasperante. L'intento provocatorio ed egocentrico del regista fiacca, in parte, un film sotto altri aspetti intrigante , su cui pertanto è difficile dare un giudizio netto.
leggi la recensione completa di port crosche dire,ognuno vedra'alla sua maniera questo film,fatto di cinque quadri (omicidi) e poi tante teorie,inutili spiegazioni con tante verbosita' e neanche tanto scabroso (a parte una tetta evirata),per me una vera...autentica ...inprescindibile ....boiata pazzesca,fate un po' voi,per me una stella....o a essere generosi due.
commento di ezioUna riflessione sul cinema, ne scuote molti canoni sovvertendo le parti, il thriller si svuota della tensione che terrorizza lo spettatore e diventa gioco intellettuale
leggi la recensione completa di yumeLARS VON FEAR!
commento di Ottiperotti"IO LARS VON TRIER" Ancora una volta il regista danese mette il suo "Dogma-pensiero" al centro di tutto... Delirante e spiazzante,un opera "monstre" e mai banale...
leggi la recensione completa di GIMON 82Che tortura.. Cosa può creare il fallimento di una scelta universtaria solo Dio lo sa: frustrazioni enormi, senso di onnipotenza, disturbi ossessivi compulsivi, un maniaco, persino un serial Killer. Si perchè se Jack avesse fatto architettura invece di ingegneria tutto sarebbe cambiato, assecondando anzichè comprimendo, lo sviluppo della sua parte
leggi la recensione completa di gaiartstando alla sua parte finale, il film sembra voler essere molto più catartico per il suo creatore che lo spettatore. non così efferato e insostenibile come altri film sull'orrore umano (abbiamo la memoria corta, se no...), rimane comunque un'opera inconsueta dotata (anche) di fasi che superano l'épater le bourgeois, troppo tipico dell'ultimo Trier.
commento di giovenostaIl mio amico Lars è tornato e per (s)fortuna mia è ancor più peggiore del precedente, altrimenti non mi sarei ritrovato a scrivere queste parole vomitevoli, in grazia di chi mi ha definito tale.
leggi la recensione completa di Mike.WazowskiIn linea con "L'assassinio come una delle belle arti" (De Quincey), il dialogo infero tra Jack e Verge (Virgilio?) è il filo di Arianna per la comprensione di uno splendido film 'morale'.I critici ottusi sono pregati di 'prendere la strada 'for the next whisky bar'.
commento di Marcello del Campo