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L'amore secondo Isabelle

Regia di Claire Denis vedi scheda film

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La recensione su L'amore secondo Isabelle

di alan smithee
7 stelle

Il panico di non riuscire a realizzarsi sentimentalmente spinge una bella e dinamica cinquantenne a gettarsi nella mischia per trovare la propria vera anima gemella. Claire Denis cambia radicalmente tematiche e genere e trova l'approccio corretto per rendere palpabile quel "bel sole interiore" che anima questa commedia ironica e brillante.

Juliette Binoche, Nicolas Duvauchelle

Un Beau Soleil Intérieur (2017): Juliette Binoche, Nicolas Duvauchelle

CANNES 70 - QUINZAINE DES REALISATEURS - 35° TFF: FESTA MOBILE 

Una bella cinquantenne divorziata, con un figlio a carico, gira di uomo in uomo alla ricerca di quell'amore vero che è convinta di non avere ancora mai incontrato.

Il panico rappresentato dal tempo che sembra inesorabilmente e fisiologicamente star per scadere - la vecchiaia, pur lontana nel fisico e nello spirito della prorompente dinamica cinquantenne, spinge a bilanci in cui il cronometro gioca un ruolo che induce la donna spesso al panico o a lanciarsi in esperienze sentimentali assurde o improbabili - sottopone la nostra protagonista ad una vero e proprio turbinio di avventure dagli esiti non proprio esemplari.

Juliette Binoche

Un Beau Soleil Intérieur (2017): Juliette Binoche

Ci riprovera' con l'ex compagno, con un affascinante attore (Duvachelle), conscio del suo ruolo di sciupafemmine, e con altri casi limite, per finire infine tra le mani amorevoli e dispensatrici di consigli - forse i più saggi tra quelli ricevuti in  qualunque altra occasione precedente - di un pingue medium (Depardieu) dai modi amorevoli.

Claire Denis si concede - per la prima volta e con una destrezza ed una verve per cui ci sembra naturalmente votata da sempre - alla commedia brillante, tutta dialoghi gustosi ed ironici, riprendendo uno stile scoppiettante ed ironico che ci ricorda in parte il Woody Allen più amato.

Gérard Depardieu

Un Beau Soleil Intérieur (2017): Gérard Depardieu

La celebre regista, nell'adattare l'opera di Roland Barthes del 1977 "Fragments d'un discours amoureux", regala a Juliette Binoche un ruolo vibrante che ce la restituisce vulnerabile ma agguerrita e motivata a giocarsi bene le sue ultime preziose carte sentimentali. 

Trascorsi i titoli di coda, la ascoltiamo ancora, ammirati ed inteneriti, interpretare le parole amorevoli, ma inevitabilmente evasive, dell'affettuoso medium che la soccorre, non potendo fare a meno di apprezzarne i tratti graziosi, l'espressione potente e determinata che la anima di una speranza che non ha intenzione alcuna di cedere: è il suo "sole interiore", che Claire Denis riesce a rappresentare e a far rendere palpabile ed evidente, oltre che straripante.

 

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