Regia di Boris Sagal vedi scheda film
Posto che il soggetto non mi affascina, che la versione con Vincent Price di alcuni anni prima non l'ho vista e che la riedizione con Will Smith è un film orrido darò un giudizio di tipo comparativo proprio con il film appena citato; questa versione del romanzo "Io sono leggenda" è sicuramente apprezzabile per il semplice motivo che ogni qual volta la storia rischia di far sbadigliare gli spettatori avviene qualcosa che rilancia l'attenzione al contrario del film con Smith che ad ogni snodo in cui dovrebbe fare un passo avanti compie un gigantesco passo indietro provocando i vaffa più sperticati anche se lo stesse guardando Padre Pio.
Heston va a zonzo per una New York disabitata a causa di una epidemia di proporzioni planetarie finchè non assistiamo ad una scena molto interessante in cui entra nel cinema vuoto dove è ancora in cartellone "Woodstock" di cui possiamo ammirare alcune brevi sequenze che vengono commentate dal protagonista stesso all'interno del cinema disabitato, abbiamo modo quindi di collocare chiaramente l'inizio della fine in un periodo in cui la rivoluzione giovanile era in pieno fermento, apprendiamo poi che il pianeta all'infuori del dottor Meril è abitato da una setta di contaminati sopravvisuti all'epidemia e che la considerano una benedizione divina, la caratteristica di questi individui è di essere sbiancati anche nelle pupille e di voler eliminare chi non lo è.
Gli scontri fra il dottor Meril e i contaminati sono sempre nell'oscurità e dopo il tramonto proprio perchè la luce impedisce loro di esporvisi, attraverso un appropriato flashback veniamo a conoscenza di come si sia arrivati a questo punto e perchè Meril non sia stato contaminato oltre a non essere il solo ad aver scampato al contagio fino alla scoperta che il suo sangue può essere un antidoto alla contaminazione.
I passaggi da me elencati sono assenti nella recente edizione di "Io sono leggenda" ma questo non significa che questa versione sia un bel film: è invecchiato maluccio, Heston è credibile ma non adorabile nel suo ruolo ed in generale la messa in scena è a volte macchinosa e spesso grossolana, il cast è irrilevante come questo film, anche la mia review fa schifo ora che la rileggo ma è accordata alla perfezione con ciò a cui ho appena assistito, un brutto film.
Alla fine viene fuori con il suo bel cappello da colonnello, era più forte di lui: sarebbe stato capace di imbracciare un mitragliatore anche in una scena di "Bambi".
Bel culo e niente più
Uno specialista in ruoli negativi, il bello è che qui è proprio negativo
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