Regia di Woody Allen vedi scheda film
Anni cinquanta, Coney Island: la cameriera Ginny, un tempo aspirante attrice teatrale, vive con il secondo marito giostraio Humpty vicino al Luna Park di Coney Island. Alle prese con il lavoro che fatica ad andare per il verso giusto, le violenze domestiche, l’alcolismo e la piromania del figlio avuto dal primo matrimonio, un giorno Ginny si innamora del bagnino Mickey, un giovane universitario appassionato di letteratura e teatro. Tra i due inizia un storia d’amore che dona a Ginny la serenità e la speranza perduta di un tempo. A complicare la situazione è l’inaspettato arrivo di Carolina, la figlia rinnegata di Humpty, scappata dal marito gangster che minaccia di ucciderla. Quando la giovane Carolina conosce e s’innamora del bagnino Mickey, Ginny sente che la sua apparente felicità è in pericolo.
Woody Allen realizza uno dei suoi film esteticamente più belli ed affascinanti: grazie alla fotografia di Vittorio Storaro, le scenografie, i volti e gli ambienti del film assumono una valenza teatrale di notevole effetto. I colori, le inquadrature e gli arredi formano quadri visivi di grande impatto sia estetico che espressivo: le luci cambiano repentinamente o gradualmente a seconda delle emozioni dei personaggi e delle atmosfere che si vengono a creare. La ruota delle meraviglie di Coney Island accompagna le disavventure dei nostri personaggi, ognuno custode di sogni perduti e desideri infranti. Tra i migliori film dell’ultimo Allen, capace di riproporre moltissimi degli elementi più caratteristici del suo cinema sotto una luce nuova e moderna.
Nota:
Ritengo che da un punto di vista della regia, Woody Allen sia tra i registi più sottovalutati: Allen è maggiormente citato per i dialoghi e le sceneggiature ma troppo spesso si dimentica la bellezza delle sue inquadrature, la cura delle luci, dei movimenti di macchina e dei numerosi riferimenti nello stile e nella forma al Cinema Classico di Hollywood e alla grande tradizione del Cinema Europeo in tutte le sue forme.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta