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La ruota delle meraviglie

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su La ruota delle meraviglie

di Gangs 87
6 stelle

Sono ormai diversi anni che mi reco al cinema, ogni qual volta si presenta una nuova pellicola di Woody Allen. Stavolta con le più alte aspettative, create da una critica abbondantemente favorevole, che collocava il film tra i film del periodo d'oro del regista e osannava la performance di Kate Winslet, ancora capace di superarsi fino a stupirci. L'entusiasmo però si smorza quasi subito. Tralasciando il pomposo fotogramma di apertura, con la ruota che campeggia sullo sfondo di un lido colmo di bagnanti, e l'eccellente fotografia che, almeno quella fortunatamente ineccepibile, si protrarrà per tutta la durata della pellicola, tutto il resto è un ridondante sproloquio tra l'amore essenziale, condito dalla semplicità dei giorni e dalla riconoscenza che ne consegue, e l'amore vero, profondo, quello che illude, ci cambia e ci fa soffrire per poi ricominciare imperterrito. Tutto è racchiuso negli occhi di Ginny Rannell, una Kate Winslet isterica pronta a tutto pur di alimentare il sentimento vero. L'attrice inglese concede l'ennesima performance da brividi, calamitando le emozioni dello spettatore, al suo cuore, che, spento, crede di battere ancora. Non si risparmia Jim Belushi, il suo Humpty è felicemente rassegnato all'amore essenziale che dona alla sua donna e finge di vedere quello che non c'è. I due sono immensi, questo lavoro di Allen verrà ricordato (come sta accadendo troppo spesso ultimamente) esclusivamente per le prove attoriali che lo compongono. La Winslet e Belushi sono il cuore pulsante di questa Ruota delle meraviglie, sarà per questo che la abitano? E oscurano ogni tentativo vano di Juno Temple di catturare la scena. Justin Timberlake? Non fosse per quel faccione che compare qui e la' per raccontarvi la storia che state guardando, nemmeno si noterebbe la sua presenza. Allen si dimostra ancora una volta l'oratore più abile mai esistito nella settima arte, ma sempre poco capace di trasformare in immagini il suo pensiero con altrettanto fascino.

 

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