Regia di Woody Allen vedi scheda film
Noioso, banale, lento, con dei dialoghi degni al ribasso di desperate houseviwes, Allen è diventato mutazione genetica di se stesso.
Noioso, banale, lento, con dei dialoghi degni al ribasso di desperate houseviwes, Allen è diventato mutazione genetica di se stesso.
Purtroppo per quanto mi sforzi le meningi non riesco a trovare una sola nota positiva nel film.
I personaggi non sono attraenti, non vivono in empatia, ne in ensemble tra di loro. Ognuno è come se fosse da solo, una scheggia impazzita, senza vera relazione e intensità con l'altro. Ne la moglie col marito. Ne la moglie con l'amante. Ne la figlia col padre. Ne il bimbo con la madre.
Merito di una cattiva regia o assente. Nemmeno la consolidata bravura di Storaro è riuscita a pompare l'aria fritta che si vende al Lunapark di Coney Island.
I luoghi sono sciatti, la fotografia noiosa, la recitazione mediocre.
Lo script assurdo, inconsistente e vacuo.
Che altro?
Ogni 5 minuti io e il collega fissavamo l'orologio pronti per uscire, alternando sbadigli.
Pensare invece a quanti giovani registi e screenwriter portebbe aiutare, sponsorizzare, o usare il vecchio Woody .
Ahimè l'ego non si sposta e ci tocca ultimamente vedere dei polpettoni senza capo ne coda e tantomeno , ancora più grave, senza poesia.
Ma la pensione no?
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