Trama
Coney Island, anni Cinquanta. Un bagnino (Justin Timberlake) ripercorre una storia che potrebbe essere filtrata dalla sua fervida immaginazione: una coppia, formata dal giostraio di mezza età Humpty (James Belushi) e dalla moglie Ginny, un'ex attrice che lavora come cameriera (Kate Winslet), vive sul lungomare. La loro esistenza scorre tra alti e bassi fino al giorno in cui i due ricevono la visita dell'alienata figlia Carolina (Juno Temple), in fuga dai gangster, con tutte le conseguenze del caso.
Approfondimento
LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE: UNA GIOSTRA DI SENTIMENTI
Diretto e sceneggiato da Woody Allen, La ruota delle meraviglie racconta la vicenda di quattro personaggi le cui vite si intrecciano sullo sfondo del trambusto generato da un parco di divertimenti nella Coney Island degli anni Cinquanta: Ginny, un'attrice malinconica ed emotivamente volubile che lavora come cameriera; Humpty, marito di Ginny e giostraio; Mickey, un bagnino giovane e bello che sogna di divenire un drammaturgo; e Carolina, l'estroversa figlia di Humpty, che è costretta a nascondersi in casa del padre dai gangster che le danno la caccia. Cercando di riprendersi emotivamente dal precedente divorzio, Ginny trova sollievo sposando l'umile Humpty, che ha da poco perso la moglie e ha visto la figlia Carolina scappare di casa per stare con un losco individuo. Nonostante i problemi con l'alcol e il lavoro, Humpty provvede a fornire un tetto sotto a cui stare sia alla moglie Ginny sia a Richie, il disturbato figlio di primo letto della donna, nei pressi del parco di divertimenti Wonder Wheel. Dal canto suo, Ginny si accontenta a malincuore di rinunciare ai suoi sogni di fama per lavorare come cameriera e stare accanto a un uomo che si interessa maggiormente alla pesca che ai problemi emotivi di suo figlio Richie. Dopo la fine del suo matrimonio, Carolina viene interrogata dall'Fbi e, poiché sa fin troppo, l'ex marito gangster ordina la sua morte. Spaventata e in fuga, cerca aiuto nel padre Humpty, che - mettendo da parte le controversie del passato - decide di riaccoglierla tin casa. Nel frattempo, Ginny viene avvicinata una sera da Mickey e, in poco tempo, i due si ritrovano a cominciare una relazione: mentre il giovane vede nella donna sposata e infelice una rottura con l'immagine romantica che aveva di sé, Ginny considera l'amante al pari di un'ancora di salvataggio da una vita fatta di delusioni ed errori. Senza rendersi conto di quanto avviene alle sue spalle, Humpty si sente ringiovanito dalla presenza di Carolina e si pone un nuovo obiettivo da raggiungere: raccogliere i soldi necessari per permettere alla figlia di frequentare la scuola serale.
Con la direzione della fotografia di Vittorio Storaro, le scenografie di Santo Loquasto e i costumi di Suzy Benzinger, La ruota delle meraviglie è una storia di passione, violenza e tradimento, che si dipana nel pittoresco paesaggio di Coney Island negli anni Cinquanta, molto noto ad Allen che nel quartiere aveva già girato diverse sequenze di Io e Annie: "Sono molto legato a Coney Island, dove ho vissuto alcuni dei miei momenti più felici da bambino. Il quartiere pullula da sempre di energia e vitalità, di colori e di solarità. Questa è la ragione per cui ho deciso di ambientarvi una storia drammatica, creando sin dalla carte un contrasto interessante e provocatorio. Amore e tradimento sono temi molto cari alla letteratura: dalla tragedia greca a Dickens, passando per Stendhal o Tolstoj, ci sono sempre relazioni d'amore che causano angoscia e conflitti e che portano a situazioni complesse, profonde, intense e confuse. Mi ha poi sempre attratto il modo in cui le donne mostrano le loro sofferenze per amore: mentre gli uomini tendono a celare le proprie pene, le donne sono più espansive e hanno meno remore a mettere in piazza il dolore", ha dichiarato il regista.
Il cast
A dirigere La ruota delle meraviglie è il regista, sceneggiatore, musicista e attore Woody Allen. Nato a Brooklyn nel 1935 e nipote di immigrati ebrei austriaci, Allen in tenera età si interessa alla magia e alla musica, due hobby che continuerà a coltivare per tutta la vita. I suoi primi passi nel mondo dello… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (22) vedi tutti
Alla fine, di questa Carolina... cia sia o non ci sia... 6+
commento di BradyBlue (Golden, Red, Dark) Ginny.
leggi la recensione completa di mckstoria sgradevole, ambientazione deprimente, personaggi spregevoli (eccetto la figlia di belushi), un finale che mi ha messo di cattivo umore. bravissimi attori per un film evitabile.
commento di gherritTerribilmente poco interessante, la pellicola di Allen si conferma l'ennesima opera patinata ma vuota e intensa solo sulla carta. Tante strilla, molta agitazione, poco contenuto. Al prossimo appuntamento col regista credo declinerò l'invito.
commento di la criticonaMa perché Allen, qui come in tutti i suoi film, deve infilare sempre le sue musichette del cz?!?!?
commento di IlNinjaUn dramma teatrale con le ottime luci ed ombre di Storaro che gioca alla confusione arte vita, ma alla fine la vita presenta il conto che risulta negativo per tutti. L'unico limite del film è il fatto che probabilmente Allen si è voluto provare a fare una dramma letterario anni 50, tutto passioni, sentimento e fato, e quindi abbastanza costruito.
commento di cammerciFilm da sonno (non dice nulla ...) ma buone Interpretazioni.voto.1.
commento di chribio1Eccellente fotografia, ottime interpretazioni, ma una trama scontatissima e senza guizzi : questa ruota delle meraviglie gira parecchio a vuoto. Voto 5.
leggi la recensione completa di genoanoNon uno dei migliori di W, ma la mano del maestro si vede. Si vedono i dialoghi logoroici ad intreccio spicologico, che lo contraddistinguono e si vede la sua tecnica cinematografica magistrale, che si compie, perfetta nelle luci e nei tagli, in un film pastello anni '50. Film pastello che si accende di scontate fiamme di passione. Voto7
commento di SuperFioreSolo io vedo ne "La ruota delle meraviglie" il tentativo postumo di Woody Allen di raccontare la sua verità sul triste e pruriginoso triangolo con Mia Farrow e la figlia adottiva Soon-yi? Ciò spiegherebbe la fiacchezza di un film altrimenti valido sotto i profili tecnici. Voto: 6.
leggi la recensione completa di andenkoil solito Woody ???....macche',se si vuole un buon film,con una buona trama e una buona recitazione lui non sbaglia mai,negli intrecci familiari e' unico...voto 7.5
commento di ezioCome tutti, anche Woody Allen ha le sue giornate no, come testimonia questo film.
leggi la recensione completa di tobanisNon è un bel film, però a tratti riesce veramente a trasmettere l'angoscia dei personaggi. In questo senso, è un'opera d'arte.
commento di putrellaAllen dirige un solido, dramma umano, tinto di giallo. Non c'è ombra di umorismo, ma tanto pessimismo
leggi la recensione completa di Furetto60La ruota è la vita che gira per tutti noi, con le vicende, gli amori, i tradimenti e i vani tentativi per migliorarla. Poi, se la pallina riesce ad andare oltre la rete (vedi Match Point) le cose andranno bene altrimenti bisognerà arrangiarsi per il meglio. La ruota bella, quella delle meraviglie è solo nel luna park della spiaggia.
leggi la recensione completa di michemarUna commediola divertente, a tratti noiosa e che è carente del solito tasso di cinismo e ironia di Woody Allen
leggi la recensione completa di siro17Bravo cast e bella sceneggiatura,per questo nuovo lavoro di Allen;Tutto fila liscio coem l'olio,forse a volte si è rischiato di avere qualche lentezza di troppo o perdita di vista di situazioni,ma forse,immerso nel tempo del film,potrebbe anche aver senso!tragedia greca quasi sfiorata per il completo!
leggi la recensione completa di LucaecletticoNon riesco a promuoverlo nemmeno questa volta il grande Allen che si conferma anche qui privo di ispirazione vera e arranca a destra e a manca prendendo a prestito suggestioni letterarie antiche (non solo Williams poiché qui il suo panorama osservativo è molto più variegato). Il difetto più evidente? L’assenza di un genuino coinvolgimento emotivo.
commento di (spopola) 1726792Come sempre, o quasi, e come quelle di Carver, le storie di Woody si chiudono in sospensione. Dove, come e quando i suoi personaggi hanno amato, dove come e quando le storie sono finite, di netto o corrose un po’ alla volta, è suggerito da frasi brevi, illuminanti o da discorsi lunghi e fumosi, e parlano d’amore, sempre, anche se non sanno di cosa
leggi la recensione completa di yumeIl buon Woody torna a un tema per lui pregnante, il caos dei rapporti sentimentali e della vita in generale, e lo fa con (inaspettato) nuovo slancio e vigore. Un film dall’impietoso rigore drammatico e tra i suoi migliori dell’ultimo periodo. Voto 7/10.
commento di alexio350Se da un punto di vista concettuale Allen non può far altro che ripetere se stesso, con una certa variabilità dei toni, d’altra parte non si può negare quanto egli rappresenti tuttora, all’alba degli ottant’anni, una sicurezza per quanto riguarda la capacità di mantenersi ad altissimi livelli di scrittura.
leggi la recensione completa di MalpasoNoioso, banale, lento, con dei dialoghi degni al ribasso di desperate houseviwes, Allen è diventato mutazione genetica di se stesso.
leggi la recensione completa di gaiart