Regia di Ron Howard vedi scheda film
Secondo “Spin off” del mondo Star Wars (dopo Rogue One) chiarisce le origini di Han Solo, uno dei personaggi più iconici della saga, dell'amicizia con il fido Chewbecca e della conquista della mitica Millenium Falcon.
In cabina di regia approda Ron Howard, uno che della pulizia formale ne ha fatto un marchio di fabbrica: tutto fila liscio come l’olio, tutto torna in questo blockbuster che raccoglieva pericolosamente una pesantissima eredità; nonostante sia un film su commissione si sposa benissimo con l’idea di cinema del regista (che con il tempo si è un po' appannata) , andando a rintracciare una semplicità di messa in scena che non lascia spazio a seconde letture o macchiavellici colpi di scena. Però ha il pregio di parlare allo spettatore medio senza troppi fronzoli, come farebbe un vecchio artigiano che ha ancora cura del proprio cliente.
Il film vola via piuttosto velocemente, avendo dalla sua un ritmo indiavolato e diverse scene tecnicamente ben realizzate e dall’indubbio fascino; se ne ricordano volentieri almeno due: la fuga iniziale con le auto sospese che ricorda tanto F-Zero (un vecchio gioco di corse del SNES) e la bellissima scena dell’attacco al treno fra le montagne innevate. Certo si potevano caratterizzare un pochino meglio tutti i personaggi di contorno (si salvano solo Chewbecca e Woody Harrelson), considerate le oltre due ore di minutaggio , ma si chiude volentieri un occhio davanti alla leggerezza di questo spettacolo fracassone. Ovviamente il cuore rimane alla prima trilogia , ma se si considera questo film "solo" una storia a sé , come fra l'altro dice il titolo , il risultato é tutt'altro che disprezzabile
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta