Regia di Ron Howard vedi scheda film
Han Solo non è più solo e non è più solamente lo smargiasso pilota del Millenium Falcon. Non si raggiungono i livelli di Ford attore (e regista), ma il film scorre veloce come la luce e la fantascienza torna a brillare in una galassia lontana lontana.
Accanimento terapeutico? Tema stirato? Un ulteriore sforzo della forza? Il dubbio di assistere all'ennesima riproposizione delle medesime cose è forte nello spettatore, soprattutto negli amanti della saga primaria. Invece no. Howard imbastisce un avventura spaziale dal sapore western, con assalti al treno, fughe rocambolesche, furti in miniera e duelli finali degni dell'epopea cowboy, ma ambientata in un futuro passato, nel quale il protagonista e forse personaggio più amato della saga, si forma caratterialmente. La storia è frizzante, a tratti carica di tensione, con la regia che riesce a dosare bene i momenti riflessivi incastonandoli tra quelli di azione pura, con una ritmica che tiene alto il livello di attenzione. Naturalmente il tutto immerso in ambientazioni spettacolari grazie ad effetti speciali di alto livello. Certo si rimarrà un po' sconcertati se si attende un nuovo Ford (sia attore che regista) o una nuova favola con buoni e cattivi tipizzati, ma se si supera tale impasse si riesce a godere di un film di fantascienza ben fatto, veloce, funanbolico e perfetto per divertirsi sognando di volare su una nave che ha fatto la rotta di Kessel in dodici parsec. Smargiasso.
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