Robert (Nicholson), un bravo pianista, ha rotto con la famiglia colta e borghese e ora vive alla giornata insieme a Rayette, una ragazza un po' svampita incinta di lui. Poiché il padre sta molto male, torna a casa, ha una storia con la fidanzata del fratello, ma non mette radici. Anti-dramma sospeso e atmosferico, come una sonata "in levare". Seconda, eccellente prova di regia cinematografica per Bob Rafelson, con il quale Nicholson è come sempre in piena sintonia.
Nicholson e Karen Black in forma eccezionale in un film colmo di sbalzi emotivi, profondo, amaro, ma in alcuni momenti anche piuttosto divertente (l'autostoppista che parla sempre di sudiciume è indimenticabile). Bellissimo!
Un film 'fornicaio'. Studiare troppo musica parrebbe non essere una buona idea. Genera disagio psicologico. Un dramma, ma non troppo, esistenziale. Interessante ed attori davvero in forma! VOto 7
Un pianista di talento si allontana dall'ambiente privilegiato nel quale è nato e dalle responsabilità in una continua fuga senza vie d'uscita. Ritratto un po'depressivo di una generazione insoddisfatta e confusa, il film ha dalla sua alcuni bei personaggi e la memorabile fotografia di Laszlo Kovacs. Gli attori sono perfetti.
Questo film mi ha lasciato piuttosto freddo, gli attori sono bravi ma la trama e i dialoghi non hanno suscitato in me emozioni di nessun tipo.Va detto che il film su altri siti ha voti alti,una media di 8.
La sequenza finale lascia emotivamente interdetti. La scelta trasversale di non adottare un registro con esplicite scene drammatiche per descrivere il dolore dei protagonisti. Realismo anti-drammatico.
L'ho trovato abbastanza noioso. Non capisco tutto questo elogio per un film, che secondo me, non riesce ne ad emozionare ne a far riflettere! Comunque buono il finale, e, ovviamente, Jack Nicholson!
Secondo lungometraggio di Bob Rafelson, "Cinque pezzi facili" mette in scena con intensa consapevolezza e lucidità uno spaccato d' America insoddisfatta ed irrequieta. Quella che ci viene raccontata è una nazione confusa, annoiata, alla perenne ricerca di qualcosa che però non riesce a definire nè tantomeno ad afferrare. Le vicende lavorative ed emotive di Bobby ne… leggi tutto
Un film che non ho trovato nulla di cosi imperdibile per via di una storia che inizia e continua bene per tutto il primo tempo ma che poi durante il secondo comincia ad altalenare passando da buono a noioso malgrado non abbia una lunga durata come film! Ho apprezzato e trovato molto buone le interpretazioni dei protagonisti su tutti quelle della Black di Nicholson,… leggi tutto
DICOTOMICA. non mi adatto alla società perchè voglio fare di testa mia, però poi sbaglio ma me la prendo lo stesso con la società perchè (fatta così com'è) mi ha indotto a sbagliare: a dimenticavo, ci sono pure i problemi di parentado con partner(s) e consanguinei ma quelli sbattono ancora meno se già le premesse sono viziate leggi tutto
Ecco del buon cinema anni '70 come non se ne fa più: dialoghi densi, introspezione psicologica e sentimentale, complessi legami tra i personaggi, e questi ultimi sfaccettati. È un cinema dove la trama costituisce solo l'ossatura del molto che c'è oltre ad essa, ed è forse per questo che chi guarda il film solo per vedere come va la storia, rimane poi deluso.
A poco…
Simbolo di una generazione a cavallo tra i 60/70, Cinque pezzi facili è il secondo film di Rafelson (e forse il suo capolavoro) che parla di un uomo che non riesce a trovare la sua strada, cercando di scappare da omologazioni, etichette, media borghesia e ben pensanti. L'incomunicabilità e il disagio nel volto e nel corpo di un grande Jack Nicholson. Tanta roba.
Cult che…
Un film che trasuda il clima di fine anni '60 da ogni inquadratura, un misto di ribellione ed anticonformismo a cui non si sottrae neanche il protagonista, giovane promessa del pianismo classico attratto dall'avventura e spinto a rompere gli schemi e le consuetudini di una ricca famiglia in cui si sente ingabbiato. Nicholson, che con questo film (ancor più che nel precedente ruolo…
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Commenti (13) vedi tutti
Un uomo vive una profonda crisi interiore, che lo porta a rifiutare in toto la vita che aveva condotto fino ad allora.
leggi la recensione completa di BalivernaNicholson e Karen Black in forma eccezionale in un film colmo di sbalzi emotivi, profondo, amaro, ma in alcuni momenti anche piuttosto divertente (l'autostoppista che parla sempre di sudiciume è indimenticabile). Bellissimo!
commento di Utente rimosso (delaroche)Un film 'fornicaio'. Studiare troppo musica parrebbe non essere una buona idea. Genera disagio psicologico. Un dramma, ma non troppo, esistenziale. Interessante ed attori davvero in forma! VOto 7
commento di BradyUn pianista di talento si allontana dall'ambiente privilegiato nel quale è nato e dalle responsabilità in una continua fuga senza vie d'uscita. Ritratto un po'depressivo di una generazione insoddisfatta e confusa, il film ha dalla sua alcuni bei personaggi e la memorabile fotografia di Laszlo Kovacs. Gli attori sono perfetti.
commento di michelUna pellicola amara e struggente, da riscoprire...
leggi la recensione completa di Carlo CerutiQuesto film mi ha lasciato piuttosto freddo, gli attori sono bravi ma la trama e i dialoghi non hanno suscitato in me emozioni di nessun tipo.Va detto che il film su altri siti ha voti alti,una media di 8.
commento di wang yuLa sequenza finale lascia emotivamente interdetti. La scelta trasversale di non adottare un registro con esplicite scene drammatiche per descrivere il dolore dei protagonisti. Realismo anti-drammatico.
commento di DaltonUn film bellissimo con un Jack Nicholson straordinario
commento di mise en scene 88Tutti bravissimi gli attori, in particolare le donne… ma il film cade un po' di stile in più di un momento…
commento di RageAgainstBerluscasenza significato alcuno, nonché oltremodo barboso
commento di bocchanMolto bello, ben scritto e ben recitato. Nicholson è come sempre strepitoso, offre momenti irresistibili.
commento di valien88Anche per me è un film decisamente sopravvalutato sorretto da una prova gigante del grande Jack.
commento di supadanyL'ho trovato abbastanza noioso. Non capisco tutto questo elogio per un film, che secondo me, non riesce ne ad emozionare ne a far riflettere! Comunque buono il finale, e, ovviamente, Jack Nicholson!
commento di ultrapaz