Regia di Paul Currie vedi scheda film
Non mi soffermo sulla pomposità del trailer e dell'effetto che ha sortito in me, in quanto credo sia piuttosto intuibile, mi limiterò dunque al giudizio della pellicola in questione che si posiziona tra la positività di un buon voto, basato principalmente sulla costruzione della trama, che nonostante sia intricata, alla fine viene sciolta attraverso un racconto ben articolato capace di incuriosire lo spettatore non solo senza annoiarlo ma allo stesso tempo coinvolgendolo nel racconto meticoloso e strutturato nel modo giusto. L'utilizzo di attori non noti manifesta la volontà del regista di voler concentrare l'attenzione sulla storia, il cui titolo scarno e apparentemente privo di significato, non gli rende giustizia. Sia chiaro, non mi permetterei mai di scrivere che questa risulta essere una pellicola memorabile, non possiede i requisiti necessari per stazionare nell'Olimpo della settima arte, ma almeno ha la capacità di intrattenere senza la necessità di utilizzare argomenti leggeri ma da' anzi uno spunto di riflessione sul destino e sulla congiunzione tra presente e passato non senza escludere un accenno alla reincarnazione. In sostanza ha avuto la capacità di toccare più argomentazioni senza lasciarci nemmeno la sensazione di irrisolto.
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